Chiudiamo finalmente la serie di recensioni con le quali ho raccontato alti e bassi degli Harem Scarem, ovvero con il loro album d'addio vale a dire Hope datato Luglio 2008.

Diciamo che non è stato un addio degno di nome, ma posso dirvi che si tratta comunque del migliore dopo Higher. Il sound è quello di Overload per intenderci, solo che stavolta il songwriting è leggermente migliore. Di poco per carità , ma nella vita ci si deve accontentare, un pò come gli stipendi in Italia! (Che brutta piaga che sto pigliando! Comincio a vaneggiare di temi scottanti come il lavoro brrrrrr che freddo!).

Si parte con "Watch Your Back", canzone impostata su accordi bassi, in cui è Lesperance a dettare il gioco. Pur essendo un pò alternative come suono, la canzone si dimostra stranamente efficace e impostata su giochi di chitarra. L'album procede con l'insolita "Time Bomb", che si distingue per una buona alternanza tra chitarra basso e batteria e una discreta apertura melodica nel chorus. Hess è leggermente sotto tono da Higher a questa parte: sembra essersi adattato a tonalità più basse ma non è poi un grande difetto secondo me perchè rimane pur sempre un ottimo cantante. Si arriva con "Hope", altra canzone molto bella che ha il suo fascino, sebbene sia sempre tendente all'alternative. Ottimo finale e c'è da dire che nel chorus possiede una superba melodia e questo la fa rivalutare parecchio. Note dolenti invece per "Days Are Numbered" che riprende in malo modo i temi ripresi su Higher e Human Nature: melodie melensi e fini a se stesse che non danno nerbo alla canzone. Cupissima e leggermente migliore è "Dark Times" (mai titolo sarebbe più azzeccato per descrivere l'attuale situazione mondiale!), dal vago sapore alla Voice Of Reason e con effetti wah wah iperusati da Lesperance. "Beyond Repair" inizia in maniera melanconica e continua allo stesso modo: è un pò pallosa come canzone a dire il vero e quindi mi sa tanto di filler puro. "Never Too Late" invece mostra una melodia finalmente più azzeccata (alleluia, dopo 5 anni era così difficile?) e fa recuperare qualche punticino all'album. Buona la semiballad "Shooting Star" dal sapore leppardiano, in cui si fa sentire in maniera non del tutto incisiva, la combinazione piano-chitarra che tanto piace ad Hess e Lesperance. Chiudono l'album la discreta "Calm Before The Storm" rovinata dal fatto che è sfacciatamente alternative e la bellissima "Nothing Without You" in cui Lesperance ci dà sotto con l'acustica ed Hess canta con tonalità un poooochino più alte, ma molto poco. Beh accontentiamoci no? Vi è anche una bonus track di "Higher" in versione acustica che non aggiunge nulla di così esaltante all'album....se non un grosso dispiacere nel fatto che non sentiremo più niente da parte dei 4 canadesi!

Con Hope si chiude la carriera ventennale degli Harem Scarem. Hope alla fine è un buon album, non è un album fondamentale e da stimatore del gruppo consiglierei prima l'acquisto di Mood Swings e dell'album di esordio in primis; poi, se veramente vi piacciono, prendete pure anche gli altri perchè a mio giudizio ne vale la pena, poichè secondo me sono stati uno dei migliori gruppi di hard rock melodico degli anni 90 e, seppur con alti e bassi, lo sono stati anche all'inizio di questo disastroso millennio. Per il resto, l'unica cosa che posso dirvi, è che non vi è stato mai grande interesse attorno a loro, ma in fin dei conti per me sono gli altri che si perdono la bellezza delle loro canzoni.

Grazie davvero di cuore agli Harem Scarem e speriamo che un giorno (visto che va di moda oramai...) ci sia una reunion, anche se la vedo piuttosto dura!

Carico i commenti... con calma