C'è già un'altra ottima recensione di questo disco, lo so, ma il mio scopo è far sentire "l'altra campana".

Un mio caro amico è andato a vedere gli Heaven & Hell al Gods Of Metal quest'anno ed è tornato a casa abbastanza deluso per il fatto che abbiano eseguito quasi tutte canzoni dal nuovo, attesissimo disco. Lui il disco non lo aveva sentito, ma è rimasto scioccato negativamente dalle nuove composizioni. Come dargli torto? Dal canto mio, sono contento di averli visti dal vivo al Gods Of Metal del 2007, quando hanno proposto solo storici brani dai 3 splendidi album precedenti di questa ottima formazione: il magniloquente "Heaven And Hell", l'ottimo "The Mob Rules" e il buon "Dehumanizer". Quello è stato un concerto meraviglioso, con dei Black Sabbath meravigliosi!

"The Devil You Know" è un disco che non è riuscito a piacermi molto. Confesso che questo disco l'ho aspettato per dieci anni, ma ora vorrei che non fosse mai uscito. Chiariamoci: in un periodo come questo, in cui produrre buona musica sembra essere diventata la cosa più difficile, questo disco potrebbe sembrare un faro illuminante; eppure il paragone con i vecchi Black Sabbath (perché, nonostante vogliano rinvangarcela con questo nuovo nome Heaven And Hell, sempre Black Sabbath sono) sorge spontaneo. Il grande punto debole sono i cantati, spesso lenti, trascinati, stanchi, nonostante l'ottima voce di Ronnie James Dio. Se già all'epoca del buon disco "Dehumanizer" qualcuno aveva da storcere il naso perché era una "minestra riscaldata", io direi che è invece proprio in questo disco che ciò si verifica seriamente. Sembra che con "The Devil You Know" l'escalation verso il basso venga degnamente (quantunque bruscamente) messa in continuazione.

Già dall'orribile copertina originale, disegnata dal norvegese Øyvind Haagensen, si presagisce un po' la greve atmosfera, nonché la freddezza della copertina alternativa, qui sopra presentata, della cosiddetta Walmart Edition.

Si trascina stancamente l'apertura dell'album, con "Atom & Evil" e "Fear", due pezzi dal cantato non propriamente efficace e dal riffing di Tony Iommi eccessivamente rallentato per essere la premessa (non buona) all'intero album. "Follow The Tears", il singolo dell'album, e "Double The Pain", sanno di già sentito. "Eating The Cannibals" non sarebbe malaccio, ma assomiglia nel cantato in modo impressionante a "Overlove", tratta da "Dream Evil" di Dio solista (1987).

Cosa si salva dunque? Uno dei momenti più liberatori è sicuramente il bell'assolo di "Bible Black", dove si sente il vecchio Tony Iommi di un tempo. Buono è anche il riff di "Rock And Roll Angel", abbastanza originale rispetto al resto. "Neverwhere" sarebbe stato l'opener ideale, una canzone abbastanza fresca, invece viene messa quasi alla fine del disco. Bisogna doverosamente aggiungere che i musicisti sono grandiosi: l'album è eseguito squisitamente, sia come affiatamento che come tecnica. Del resto la squadra Iommi-Butler-Appice era una squadra ben consolidata già ai tempi. Curiosamente vengono accreditate le tastiere a Mike Exeter, che però come al solito stentano a farsi sentire.

Ma questo non basta: "The Devil You Know" è a mio modesto giudizio tutt'altro che un grande album. Questo disco in effetti potrebbe benissimo essere un disco solista di Dio, ripetitivo come soltanto gli ultimi dischi di Ronnie James sanno essere, con il suono di chitarra  tipico di Iommi e un songwriting ripetitivo e scontato, reduce (ahimè) forse dall'ultimo lavoro in studio dei Black Sabbath, ossia l'orribile "Forbidden". "The Devil You Don't Know" sarebbe stato un nome più appropriato.

Elenco tracce e video

01   Atom and Evil (05:13)

02   Fear (04:46)

03   Bible Black (06:26)

04   Double the Pain (05:23)

05   Rock and Roll Angel (06:02)

06   The Turn of the Screw (05:00)

07   Eating the Cannibals (03:35)

08   Follow the Tears (06:09)

09   Neverwhere (04:32)

10   Breaking Into Heaven (06:53)

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Altre recensioni

Di  Nesci

 Gli Heaven & Hell ribadiscono di avere ancora molto da dire, e molto da insegnare alle nuove generazioni di musicisti.

 Tony Iommi, distinto e sobrio ultrasessantenne, è ancora in grado di comporre riff così devastanti!


Di  Xabaras

 "Questo non è un album Dio + i Black Sabbath, qua ci sono proprio i Sabbath arcaici, quelli oscuri e cupi del periodo Ozzy."

 "È forse il disco più bello del 2009 e un album potente, oscuro, al passo con i tempi ma allo stesso tempo 'il diavolo che noi conosciamo'."


Di  Zekkil

 "The Devil You Know presenta le sonorità più pesanti e tendenti al doom che i quattro abbiano mai composto."

 "Con 'Eating the Cannibals' si tocca il punto più alto del disco: pezzo molto tirato con un buon ritornello e un testo particolare."