Nel 2007 Hilary Duff, ritorna a calcare il palcoscenico musicale a seguito dei precedenti successi, con questo "Dignity", album con cui la cantante dimostra un'ottima ispirazione e creatività ed il cui stampo è maggiormente hip-hop rispetto ai predecessori, forti anche le sonorità dance.

Si parte con ‘Strager' (secondo estratto) con campionature orientaleggianti seguite da bassi a cadenzare il ritmo; testi un po' spenti ma ben cadenzati periodicamente, (al che mi chiedo se li abbia scritti lei) rivolti ad una persona della cui sincerità dubitiamo; ‘Dignity' ha testi sempre ben cadenzati ma abbastanza privi di senso o poeticità, con base pop; ‘Danger' quarta traccia è abbastanza carina e descrive una relazione sentimentale spinosa, ‘Gypsy woman' è una canzone simpatica, bello il ritmo nel ritornello e anche il sottofondo con una specie di voce infantile distorta, ‘Never stop' non è niente di particolare, mentre la successiva ‘No work, all play' è abbastanza coinvolgente a livello sonoro e melodico, con melodie botta e risposta in stile R'n'B che Hilary interpreta sempre molto bene.

Between you and me' segue il sentiero più vivace, e i testi sono derisori verso qualcuno incapace di corteggiarla a dovere (che ivi si celi un riferimento al suo ex boyfriend cantante dei Good Carlotte?). ‘Dreamer' mantine la stessa tematiche di testi. ‘Happy' invece perla della ritrovata sicurezza, presente qualche accordo di violoncello. ‘Burned' la canzone a mio giudizio più bella dell'album ha una melodia molto dolce, e anche i testi sono piacevoli e sinceri da parte di Hilary. Altra bella canzone è ‘Play with fire' (altro estratto) dove c'è anche la chitarra.

Quindi in conclusione un album un po' monotematico, ma non è detto che sia una pecca, in quanto le melodie sono abbastanza coinvolgenti; e in ogni caso non si può dire che Hilary non sia ben intonata.

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