Mettiamo subito in chiaro una cosa: i costi di produzione di questo disco, a occhio e croce, sono davvero bassi.
Ma nonostante questa evidente pecca, se così si può definire la mancanza di mezzi, a questo disco e a questo gruppo dal punto di vista musicale non manca nulla per poter sfondare nel mercato indie.
E qui sta l'inghippo: gli Hot Gossip sono di Varese, Milano. Il disco inizia con una Intro che definire esplosiva è poco: nessuna parola, ma messo bene in chiaro il ritmo che la testa dovrà tenere per la seguente mezz'ora.
Gli Hot Gossip pescano qua e là da tutto il panorama musicale indie-alternativo-britannico, fatto innegabile, ma a differenza delle decine di gruppi da cut&paste di questi mesi, i tre ragazzi di varese pescano alla perfezione, muovendosi con incredibile disinvoltura tra ritornelli alla Strokes ("Real Mess"), batterie post-punk (da sottolineare la riscoperta dei tom in pezzi come "Stub City") e qualche strizzata d'occhio alle chitarre dei migliori Libertines ("La Mort").
Ciliegina sulla torta, si fatica a formulare un'accusa di scopiazzatura al cantante, una voce originale, naturale e che nonostante gli effetti (pochi), non fa gridare all'ennesimo gruppo-clone. In definitiva, un disco che potrebbe riaccendere un pò di spirito patriottico, se non nel mercato europeo, almeno in quello di camera nostra.
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Altre recensioni
Di Edissimo
Un riff bellissimo (Intro) per continuare con canzoni con un punk-rock spigoloso e pieno di 'Angles'.
Ritornelli che ti entrano in testa e manco con le martellate ti escono (Real Mess).