Dalla collaborazione con Robert Williams, batterista della Magic Band di mr. Van Vliet, nasce questo album oscuro, notturno, con echi punk che stavano sfumando, parliamo del 1978 (anche se l'album fu edito solo l'anno successivo) ed impronte di quello che sarà anche il suono futuro degli Stranglers. La strumentazione si avvale di diversi sintetizzatori, nonchè la ritmica complessa ma sempre liscia di mr. Williams e il marchio di fabbrica di Cornwell alla chitarra ed al basso. Molti gli ospiti presenti nelle registrazioni, passando da Ian Underwood (Mothers of Invention), Devo, Ian Dury ed i Clash uniti in un coro nel brano finale.

L'album si presenta come un ipotetica colonna sonora per il capolavoro di Murnau del 1922, la copertina ritrae un fotogramma del film. Registrato per lo più durante le ore notturne proprio per dare un senso ancora più tenebroso ed oscuro all'opera. Presosi una pausa dall'estenuante attività dei primi anni degli Stranglers, Hugh esplora sonorità differenti, avant-garde,new wave, dedicandosi a questo lavoro che non ha avuto riscontro commerciale ma è stato poi rivalutato negli anni, ancora oggi nel 2025, Cornwell lo esegue interamente live.

La sequenza dei brani racconta un susseguirsi di vicende più o meno legate alla narrazione, partendo dal ritmo frenetico di "Nosferatu" per poi diluire il suono nella bellissima ed atmosferica "Losers in a Lost Land", quindi è la volta dell'unica cover dell'album "White Room" dei Cream, adattata molto bene alla trama dell'album, unico singolo estratto e pubblicato al tempo. Si passa poi alle trame spigolose e dissonanti di "Irate Caterpillar" per approdare a "Rhythmic Itch" il brano di Mark Mothersbaugh che la rende molto Devo, con l'utilizzo di sintetizzatori che ne caratterizzano il suono. "Wired" vede Ian Underwood (ospite d'eccezione) al sax, un altro brano complesso e sinistro ma ricercato e raffinato negli arrangiamenti. "Big Bug" e "Mothra" raggiungono l'apice della scaletta, anche questi brani complessi che si sviluppano sulla ritmica mai banale di Robert Williams e gli intrecci strumentali di Cornwell. Con "Wrong Way Round" l'atmosfera si rilassa in parte, un brano che potrebbe essere benissimo degli Stranglers, melodia e dissonanza in stile Cornwell, ospite Ian Dury che fa la parte dello strillone, in un ruolo azzeccatissimo. Si chiude con "Puppets", si narra che i Clash fossero in uno studio a fianco a registrare ed accettarono l'invito di Cornwell di unirsi in un coro per l'ultimo brano che si chiude con un pitch sinistro sulle voci.

Un album che guardava avanti, purtroppo non ha avuto un riscontro commerciale come avrebbe meritato ma questo non è per forza un punto negativo, ha preservato il suo mistero, il suo fascino, raccolte nell'immagine della sleeve interna dove possiamo ammirare un primo piano di una maschera Han'nya ed alcune illustrazioni riferite ai brani.

Elenco e tracce

01   Nosferatu (01:43)

02   Losers In A Lost Land (04:27)

03   White Room (03:52)

04   Irate Caterpillar (05:00)

05   Rhythmic Itch (02:11)

06   Wired (03:05)

07   Big Bug (05:32)

08   Mothra (03:13)

09   Wrong Way Round (05:01)

10   Puppets (02:33)

Carico i commenti...  con calma