Gli Human Eye, da Detroit, con il loro 3° lavoro "They Came From The Sky" realizzano un visionario affresco Psycho Garage Punk. Un acidissimo Trip Space Rock.
Veloci JAM, toccata e fuga, svincolate dalla forma canzone, quasi fuori controllo. Nelle intenzioni sono canonici brani ma sbandano, deviano, un veloce treno che deraglia.
Lancinanti acide chitarre diventano primedonne. Un orgia di grottesche distorsioni ci allontana dalla rotta, dirottandoci in sconosciute lande dove aleggia la malsana e aliena atmosfera del pianeta Chrome.
In "JUNKJARD HEART" siamo su un'astronave con uno spiritato e fuori controllo Iggy Pop, in collisione con i più acidi e veloci Hawkwind.
Una grezza e cosmica psichedelia, palpabile in "ALIEN CREEPS", nella dilatata "THEY CAME FROM THE SPACE", nell'alieno ipnotismo di "MOVIE WAS REAL".
Un giovane Roky Ericson con i suoi compari 13th Floor Elevator sorride compiaciuto.
I Human Eye non fanno nulla di nuovo, riconosciamo molte sagome, ma non sono copie calligrafiche e ci consegnano un lavoro vario e sorprendentemente gradevole.
Unico neo la voce, a volte dai toni troppo epici, quasi progressive.
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