PARTIAMO dal presupposto che siamo in Italia... e già questo amplifica le difficoltà...

PRENDIAMO in considerazione il fatto che tutti vogliono anzi pretendono buona musica ma NUSSUNO sa davvero cosa vuole di preciso... e questo non aiuta di certo a semplificare le cose...

VISTO che non possiamo obbligare Josh o Mario (non abbiatecela con me) a tatuarsi una farfallina inguinale... x quanto bella possa ossere a vedersi...

Parto a dire la mia su un gruppo che ha tutto: HUNGRYHEART!!!

Rock? certo!!!

Melodic? pure!!

AOR? senz'altro!! 

MA SOPRATUTTO PASSIONE!!!

Parliamo di un gruppo della bassa lodigiana che si é affacciato alla piscina di piranha della musica odierna con le proprie forze, con volontà, passione e sopratutto con le proprie tasche!!! E già qui il rispettometro dovrebbe essere alle stelle!!!

Il loro indiscusso successo arriva con "ONE TICKET TO PARADISE"; secondogenito e capolavoro che ha l'onore di far aprire le danze con una giusta "STAND UP" e se questo non va basta,la titletrack "ONE TICKET TO PARADISE" renderà felici i gestori di pub... o almeno i pochi che, aihmé, che oggi hanno il coraggio di presentare musica live!!

Josh è il frontman per antonomasia e il giusto compromesso tra voce e strumenti. L'atmosfera si scalda a tal punto che Mario, oltre ad un'ottimo timbro vocale e, armato del suo virtuosismo, amoreggia pesante con la sua chitarra facendole amplessare l'assolo di "LET SOMEBODY LOVE YOU". Steve lascia ondeggiare la sciava di capelli mentre le sue dita danzano sulle corde del basso. E Paolo?! ragazzi non vorrei essere il rullante nei loro live!!! Anche perché la bravura effettiva si calcola on stage e loro all'appello sono sempre presenti!!! C'è pure spazio per la femme fatale. "ANGELA" é la middletrack che da la giusta carica,anche ormonale, al giro di boa.

"BOULEVARD OF LOVE", "JUST A LITTLE CLOSER" e "YOU WON'T BE ALONE" danno le stesse emozioni che negli Eighties ci facevano provare i REO Speedwagon, e i Survivor.

E allora? diamo a Cesare quel che é di Cesare... ma anche quello che non lo é... poi facciamo un altro sforzo (che tal non é) e diamo spazio a questi HUNGRYHEART che, anche con grande umiltà, uno sguardo al cielo e il dito puntato all'infinito, omaggiano Michael Jackson con "MAN IN THE MIRROR": "If you wanna make a world a better place, take a look at yourself and than make a change".

 

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