Ti Amo Ma Ho Scelto L'Oscurità.
Questo il nome della band. Dalla copertina si potrebbe immaginare qualcosa che ha a che fare con l'Anticristo, sbagliato. La copertina è una bandiera, un cuore blu in campo nero. Il cuore è trafitto, il blu sta per la depressione, la malinconia, il campo nero... E' con questa immagine che facciamo la conoscenza di questo gruppo americano di Austin, ennesimo tassello del pressoché sterminato puzzle-rock texano. Più che una bandiera o un'immagine la copertina pare proprio un manifesto. Questi ragazzi dimostrano di aver ascoltato e assimilato bene la lezione dei maestri: La Cura per La Divisione Della Gioia è affare della Polizia Internazionale. Se mi passerete il giochino allora vuol dire che potrete apprezzerare al meglio questo album che si presenta da subito intenso e pieno di spunti, se sarete scevri da pregiudizi potrete innamorarvene al primo ascolto come è capitato a me.
Le tracce sono molto ben amalgamate e omogenee, il suono risulta compatto anche se un po'acerbo. Tutti ingredienti per far si che questo lavoro d'esordio si dimostri una vera perla. Come già detto, i ragazzi non offrono niente di veramente nuovo ma quello che propongono è qualcosa che unisce ciò che si può amare dai gruppi da me italianamente citati. Qualcosa che sa di nostalgia, quella fatta dei ricordi migliori, che dona la sensazione pari a quella che si può provare quando si ritrova nel cassetto una vecchia lettera d'amore dimenticata.
Perdonatemi se non mi dilungo troppo sui dettagli tecnici ma rispetto a questo album io ho scelto L'Amore per le emozioni e non l'Oscurità delle nozioni.
Elenco tracce samples e video
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Altre recensioni
Di Giordyboy
Un album assassino, cupo, disperato, contorto, violento e freddo insieme, una lama nel cuore, un proiettile nello stomaco.
Questo disco risveglia cose che crescendo avevo messo da parte. Rivedo quel ragazzino vestito di nero con lo sguardo incazzato e le cuffie nelle orecchie e mi accorgo che quel ragazzino è ancora qui.
Di Relator
Amare più l'oscurità dell'amore è un'attitudine, un retropensiero presente per tutto il disco ma anche un obiettivo, una scelta.
Il disco se lo ascolti più di una volta diventa leggero leggero e va giù come una birra gelata corretta con lo Steinegger.