Gli Iron Butterfly, rock band formatasi nel 1965 dall'unione tra il cantante e tastierista Doug Ingle, il chitarrista Danny Weis, il bassista e secondo chitarrista Jerry Penrod, il batterista Ron Bushy e il percussionista Darryk DeLoach, rilasciano all'inizio del 1968 il loro album d'esordio Heavy. Fin da questo primo lavoro la band si afferma come un gruppo di rock psichedelico. Essi fanno massiccio uso di stupefacenti e il lavoro ne influisce fortemente.

Nel luglio dello stesso anno il gruppo pubblica l'album più famoso della sua storia, In a gadda da vida, il cui titolo è una storpiatura di "In the garden of Eden" (Nel giardino dell'Eden - il cantante della band aveva pronunciato tale frase durante un concerto, sotto l'effetto degli allucinogeni). L'album è puramente psichedelico, il clima è altamente spaziale, il suono è acido e gli strumenti suonano distorti in diversi punti. Il chitarrista Danny Weis e il bassista Jerry Penrod avevano già lasciato la band ed erano stati sostituiti rispettivamente da Erik Brann e Lee Dorman.

L'album prende il via con un pezzo dall'alta carica psichedelica, Most anything you want. Seguono la sua scia i restanti pezzi del lato A. Flowers and beads, canzone d'amore, dall'atmosfera acida, è seguita da My mirage e Termination. Quest'ultima è stata scritta da i nuovi componenti della band, il chitarrista e il bassista(Brann/Dorman). Il lato A si chiude con Are you happy?

Il lato B consiste in un solo brano, un pezzo dall'elevata carica psichedelica, una suite, così possiamo definirla, cha ha affermato la band in tutto il mondo. La title track, che dura diciassette minuti, secondo molti sarebbe stata la prima canzone ad aver superato i dieci minuti, anche se, l'anno precedente, i Pink Floyd avevano registrato un brano strumentale space rock, dal nome Interstellar overdrive, tratto dall'album The piper at the gates of dawn, che durava 9 minuti nella versione dell'album, mentre nella versione originale durava sedici minuti. La suite In a gadda da vida si apre con un riff di chitarra psichedelico molto orecchiabile a cui segue la voce del cantante che canta la frase del titolo. Segue una lunga parte strumentale dominata dalla batteria, dall'organo hammond e da suoni dalla forte carica psichedelica. Nel finale riprende la voce insieme al riff iniziale di chitarra.

Un album che rappresenta la psichedelia. In a gadda da vida non è un album di rock psichedelico, In a gadda da vida è il rock psichedelico. Figura tra gli album più venduti della storia.

Carico i commenti... con calma