1981: Paul Di'Anno, il cantante della miglior band dell'universo chiamata Iron maiden, lascia il gruppo a causa del suo eccesso con la droga e il fumo che hanno praticamente rovinato la sua voce. Il suo ruolo venne poi preso da Bruce Dickinson, che nel frattempo aveva lasciato i Samson, un'altra band della NWOBHM, ma senza lode. Il compito di Dickinson non era di certo tra i più facili: Di'Anno era un gran bravo cantante e la sua voce quasi melodica e sentimentale non faceva pesare i suoni duri che la band riusciva ad ottenere. Bruce, al contrario, si rivelò il sostituto più adatto e la sua prodigiosa voce non aveva nulla da invidiare a Di'Anno, mostrando anche più passione e ambizione rispetto al suo predecessore.

Fu con lui che gli Iron maiden nel 1982 registrarono il loro terzo album, "The number of the beast", divenuto ben presto una pietra miliare, il capolavoro dell'heavy metal, e probabilmente la cosa in sè del genere, cui ancora oggi, moltissimi gruppi si ispirano. Il sound della band si è notevolmente evoluto rispetto ai loro successi precedenti, risultando meno grezzo e più limpido, ma molto più pesante.

L'album si apre in modo fulminante con "Inviders", un pezzo di circa tre minuti e mezzo di rabbia dickinsoniana, veloce, travolgente, ma non troppo eccelso, sicuramente meglio la successiva "Children of the damned":il pezzo parte con la chitarra acustica, molto simile sia all'introduzione di "Angel fall first" dei Nightwish (credo proprio che qui il gruppo finlandese si sia ispirato proprio alla song maideniana) sia anche a quella di "Look for the truth" di un loro futuro album "The X factor". La song poi procede lenta e Bruce mette tutta la sua passione, per poi proseguire velocemente quasi come una tempesta e terminare con un incredibile acuto di Dickinson. Arriviamo a "The prisoner", una canzone ispirata all'omonima serie televisiva, un vero e proprio capolavoro dotato di un ritornello facilmente memorizzabile, ma soprattutto di uno splendido assolo centrale del mitico Adrian Smith (spesso almeno una volta al giorno ascolto questa canzone, cantando, anzi, urlando facendo spaventare i vicini). "22 Acacia Avenue" fa parte della saga di "Charlotte", una prostituta immaginaria, che in questo pezzo viene invitata a non "buttar via la sua vita". Come nella precedente, anche qui c'è uno splendido assolo di Adrian. Arriviamo dunque alla titletrack, la canzone che li rese famosi ma anche famigerati. Fu con questa che gli Iron furono attaccati e accusati di satanismo, soprattutto in America(ridicolo!!). Per quanto ne so io questa non ha nulla a che fare con il satanismo, si tratta semplicemente di un incubo infantile del bassista Steve Harris, ma non solo, il testo va interpretato anche dal punto di vista filosofico: le nostre personalità, per quanto buoni potremmo essere, possiedono sempre un lato oscuro e sta a noi cercare di soffocarlo per non premettergli di sopraffarci. La canzone è divenuta la più popolare della band, sempre riproposta nei vari concerti successivi.

"Run to the hills" è un altro testo degno di lode, veloce e imponente, ma senza essere troppo pesante, che parla dello scontro tra gli europei colonizzatori e gli indiani d'America. "Gangland" mi piace soprattutto per la batteria di Clive Burr, molto veloce, ma per il resto rispetto alle altre è piuttosto banale. "Total eclipse" non era presente nell'album originale, ma solo nell"edizione rimasterizzata del 98, viene introdotta alla grande, ma poi non convince più di tanto; parla dei disastri naturali del nostro pianeta, un tema ripreso anche in "Paradise", degli Stratovarius, ma qui non come rimpianto. Il disco si chiude con "Hallowed be thy name", il capolavoro dell'album e forse dell'intera discografia maideniana. Sono le tristi note di un condannato a morte, che lasciano un senso di malinconia all'ascoltatore ma allo stesso tempo lo coinvolgono appassionatamente. Le campane iniziali sono da brivido, soprattutto quando la si ascolta dal vivo, ma poi si viene trasportati in un atmosfera epica da urlo!

Invito tutti coloro che apprezzano la musica buona ad ascoltare questo fantastico album!

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