I pensieri vanno a fuoco come quelle teste fiammeggianti delle due androgine siamesi in copertina, e siamese pure la sedia col dondolo invertito: "Niente è scioccante"... D'altro canto come potrebbe essere diversamente per i componenti della band con i loro sanguinolenti trascorsi familiari?

Dicevamo della copertina, ma è la foto del retro copertina, che immortala i "ragazzi", ad aprire un buco nero con quei copricapi millenari, con quel paesaggio sullo sfondo canyon-Ararat, con lo sguardo alieno di Farrell che guarda una cosa che sta nel futuro, con lo sguardo un po' abbassato di Navarro che vuole scordarsi il futuro, col cipiglio di Avery che sente una presenza non raccomandabile, con Perkins che accenna un sorriso scrutando innanzi a lui.

Eppoi la musica, di un'immediatezza, di una libertà... Perry che surfa realmente tra le onde dell'Oceano Pacifico e riporta nel cantato l'adrenalina prodotta dagli scivolamenti marittimi e gli altri che sulla cresta amalgamano perfettamente il sentore extraterrestre che appartiene a questi qua.

Comprato appena uscito, trentasei anni fa, trentasei... Rimane immoto nel sospendersi, nel travolgerci con quel po' po' di suono che tirano fuori, con una sorpresa che solo "la verità (sarà) gridata dai tetti" può suscitare.

E loro la gridano quella cosa che "fa male lo so", ma in questo caso benediciamo il dolore prodotto dallo sciamanico incedere delle mastodontiche composizioni mascherate da rock alternativo, che ci travolgono, e noi non ci scansiamo perché capiamo che tutto l'attrito del corpo con l'anima è violenza.

Sta a noi pogare verso una consapevolezza di capire la sottile linea rossa tra le possessioni che ci sballottolano a destra e a manca e la nostra pura coscienza.

Mancavano loro e il regalo è grande, mancava quell'accorgersi che la violenza ci ha drammaticamente formati e saperla trasformare in aggregazione che ci fa sentire tra amici col frequentare un freak show che ci fa accettare la nostra parte mostruosa e che ci fa sviluppare una compassione anche per le mostruosità degli altri e nell'eccentricità dei travestimenti celebrare il carnevale che solo L.A. poteva mistificare.

I lividi la vita ce li fa a iosa, anche se nell'isola Jane's Addiction i bozzi li fanno loro a tutti, e noi ci prendiamo gioiosamente 'sta scanizza.

Tutto brucia, tutto brucia...

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