E' davvero difficile per una band con già dieci anni di attività, produrre un'opera di indubbio valore, ma il gruppo di Ian Anderson lascia tutti a bocca aperta con questo straordinario contributo alla musica popolare.

Uscito nel 1977, in pieno stordimento punk, si tratta in realtà della naturale evoluzione dello stile del gruppo, spesso erroneamente catologato nel progressive rock.

Si consiglia caldamente l'ascolto in vinile per apprezzare al meglio i coinvolgenti cori della title track, la poderosa sezione ritmica, l'eccezionale carica elettrica di Martin Barre.

Il gruppo esprime una forza dirompente paragonabile solo alle esibizioni dal vivo del periodo.
Composizioni come la suddetta "Songs from the wood" o "Hunting" e "Pibroch girl" riescono di una violenza heavy metal.

Anzi il perfetto missaggio tra gli strumenti e incisione in studio le rende addirittura piu possenti.
Ma l'abilità del gruppo sta nello smorzare le atmosfere più dure con altre più leggere, "Jack in the green" è l'esempio più lampante, sopraffina composizione eseguita completamente dal leader.

Un must da avere assolutamente.

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