Già mi immagino la scena, un fratello avrà detto all'altro:

- Che cosa ci inventiamo per il prossimo film? -

- Che ne dici di una bella spy story? -

- Ottimo! Però mica una spy story seria, dev'essere una vera presa per il culo! -

Burn After Reading, uscito nel 2008, è il primo film al 100% dei fratelli dai tempi de "L'Uomo che non c'era". Una trama così intricata non si vedeva dai tempi di Crocevia della Morte, mentre non si era mai visto prima in un film dei Coen un cast così stellare. La vicenda che il duo mette su è una complicata serie di equivoci e casualità che investono un analista della CIA licenziato e che ha intenzione di scrivere un libro con le sue memorie (Osbourne Cox/John Malkovic), una personal trainer ossessionata dalla chirurgia estetica (Linda Litzke/Frances McDormand) e il suo giovane collega (Chad Feldheimer/Brad Pitt) e uno scriffo (Harry Pfarrel/George Clooney) che tradisce la propria moglie sia con Linda che con la signora Cox (Tilda Swinton). Quando Linda e Chad troveranno in palestra un dischetto con i documenti di Osbourne Cox, cercheranno in tutti i modi di ottenere i soldi per gli interventi di chirurgia, sia ricattando Osbourne Cox che rivolgendosi perfino ai russi (?!).

Linda ha bisogno degli interventi chirurgici per "reinventare se stessa" ed è ossessionata dall'apparire, stesso discorso per Harry e il suo pensiero fisso alla forma fisica; Clooney con questo personaggio chiude la "trilogia degli idioti" (come lui stesso ha definito i suoi ruoli). Ma tutti i personaggi sono "idioti" a modo loro. Ancora una volta è il pessimismo a farla da padrone: il tentato ricatto di Linda e Chad scatenerà una serie di eventi che nessuno riuscirà a fermare, e la stessa CIA, che segue la vicenda, non sa prevedere cosa accadrà o darsi una spiegazione del perchè. Comburente di questa miscela esplosiva è sempre il Caso, che farà lasciare il disco di Osbourne Cox nella palestra di Linda e Chad e farà incontrare Linda e Harry. Non c'è innocenza nel mondo dei Coen: anche la moglie di Harry (che dovrebbe essere una vittima, tradita dal marito) in realtà lo tradiva anche lei ed aveva chiesto il divorzio ben prima di lui. Ma non c'è solo il tradimento coniugale, c'è anche quello di Linda verso la propria nazione, cercando di vendere un inutile dischetto ai russi, simbolo di un'America che ha perso i suoi valori e si ritrova in una "ground zero" morale dilagante. Nonostante alla fine Linda otterrà cosa voleva, lo spettatore non sarà per niente portato a definire questo un happy ending, dato che il prezzo per quelle operazioni sarà stato elevatissimo. Le risate che il film produce sono amare, perchè la finzione ricreata è molto vicina alla realtà.

Dopo l'immobilismo del precedente film i Coen tornano a giocare con la macchina da presa come ci avevano abituati, utilizzando gli stereotipi del genere: colonna sonora ritmata, riprese semi-amatoriali dall'interno delle auto, sottotitoli stile documentario. Dietro l'apparenza da spy-story si cela però la sua parodia: nessun personaggio è una spia o qualcosa del genere, e la stessa CIA sembra essere diretta da incompetenti.

Era difficile sfornare un secondo capolavoro a solo un anno di distanza dal precedente film, ma anche tra i film "minori" del duo Burn After Reading non risulta uno dei più riusciti. Sicuramente un buon film, formalmente ineccepibile, soprattutto nel ritmo e nell'avvicendarsi dei colpi di scena, ma troppo manieristico (alla fine la spy story è solo un trucco dietro cui celare il tipico noir ad incastro a cui i fratelli ci hanno abituato), con personaggi troppo macchiettistici, anche se la prestazione degli attori è notevole, e sembra che sia loro, sia i registi, si siano divertiti molto a girarlo. Probabilmente è questo il modo in cui inquadrare il film, un divertissement tra episodi più seriosi della loro filmografia.

<<Che abbiamo imparato? Non lo so nemmeno io. Forse abbiamo imparato a non farlo più. Anche se non so cosa abbiamo fatto...>>

VOTO = 7.5 

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