Chi avrebbe mai potuto pensare che l'uomo rinchiuso per una notte intera nella Grande Piramide fosse uno studioso di ufo? L'ufologia potrebbe essere paragonata ad un gigantesco iceberg. La cima è costituita dal progetto Blue Book della commissione ufologica dell'Areonautica e da organizzazioni come il NICAP (National Investigation Committee on Aerial Phenomena) e l'ASFCA (Amalgamated Flying Saucer Clubs of America). Il NICAP e l'ASFCA sono due gruppi in contrasto, il primo è formato dagli ufologi 'scientifici' più ortodossi, mentre l'altro raggruppa i 'contattisti'. La parte centrale è rappresentata dalle 'strane intromissioni' della CIA, FBI e probabili polizie segrete (Men in Black). Infine una base solo marginalmente esplorata che comprende scienza, archeologia, teologia, attraversando anche la parapsicologia e lo spiritismo. Spesso quando si sente discutere di questo argomento molta gente 'alzando le spalle' tende a dire: "stupidaggini". "Creature dall'Ignoto - Manuale di zoologia misteriosa", è un'analisi attenta e scrupolosa realizzata con uno stile di scrittura semplice ed immediato. Il titolo originale è: "Strange Creatures from Time & Space".

La presente opera tenta, in parte riuscendoci, di riportare logica e razionalità in argomenti quasi completamente irrazionali e inspiegabili. Keel è certamente uno dei più scrupolosi e competenti ricercatori del settore. La sua biografia risulta intrigante e curiosa quanto il libro da lui realizzato. La passione di John per l'ufologia risale al lontano '45, quando sul New York Times, apparve un articolo da lui firmato sulle misteriose luci avvistate nei cieli della Renania dai piloti alleati. Già giornalista professionista, iniziò ad interessarsi approfonditamente dei 'piatti volanti' (flying saucers). Nel '52 produsse il programma radiofonico Things in the Sky (Cose in cielo). Nel '53 si recò in Egitto per visitare i monumenti e si fece addirittura rinchiudere nella Grande Piramide, all'interno della quale trasmise in diretta negli USA un programma radio. L'anno seguente, durante una gita alla diga di Assuan, riuscì ad osservare un disco metallico fluttuante nel cielo. Visitò il Tibet e diede la caccia ad uno Yeti. Tutte queste esperienze lo spinsero ad accostarsi all'ufologia entrando nell'APRO. Fu anche diretto testimone della catena di misteriosi eventi che colpirono la Valle dell'Ohio e il West Virginia negli anni '66 e '67, conosciuti come The Mothman Prophecies. L'opera è sostanzialmente un saggio contenente una vera e propria miniera di informazioni, ragionamenti inconsueti e sorprendenti, inoltre è supportata da tabelle, schede, disegni e rare fotografie curate dal gruppo Clypeus. Lo scritto contiene descrizioni minuziose e dettagliate su centinaia di avvistamenti di varie tipologie di ufo e di una moltitudine impressionante di 'alieni'.

L'International UFO Bureau suddivide gli 'ufonauti' in quattro categorie. Prima: altezza variabile fra i 90 e i 135 cm, la testa è sproporzionata rispetto al resto del corpo. Seconda: misure simili a quelle umane, con il capo spesso coperto da un casco. Terza: forma pelosa con altezza variabile fra i 60 e 120 cm. Quarta: struttura gracile, bassa, con respiratore. Alcune storie sono divertenti ed inconsuete, altre tristi e drammatiche, altre inquietanti. Un esempio è rappresentato dalle tre immagini della copertina del libro, più una quarta inserita nella sezione conclusiva del volume. Queste foto sono state scattate dal sottufficiale di polizia Jeffrey Greenhaw, fra le 22:30 e le 23, con una Polaroid. Greenhaw si stava dirigendo nel posto indicato da una telefonata di una donna che aveva detto di aver avvistato un UFO nella campagna ad Ovest di Falkville. Mentre il sottufficiale stava giungendo a destinazione, in un viottolo, vide una figura con una tuta metallica in mezzo alla strada. Prima che il misterioso essere riuscisse ad allontanarsi a balzi lunghissimi, Greenhaw riuscì a scattare alcune fotografie. Quando tornò a Falkville con le foto a testimonianza dell'incontro ravvicinato, nessuno gli diede credito. Fu costretto a dimettersi dalla polizia e la moglie chiese il divorzio. Nonostante ciò Greenhaw non cambiò mai la sua versione dei fatti. Questa è solo una delle numerose storie contenute nel libro di oltre 300 pagine. Basti pensare che nel '67 la biblioteca del congresso degli Stati Uniti conteneva più di 1600 tra libri ed articoli sull'ufologia. Persino la Bibbia, nella visione del profeta Zaccaria (V, 1-5) e in altri passi, descrive 'rotoli volanti' sui quali sono iscritte le maledizioni contro gli empi che verranno puniti. Chi tracciò le centinaia di enormi immagini nella Pampa Peruviana conosciute come le piste di Nazca? Nella zona militare denominata Area 51 si conducono solamente esperimenti e ricerche su nuovi tipi di tecnologie, o sono celati segreti inimmaginabili come forme di energia infinita, astronavi aliene con esseri ancora vivi? Gli stravaganti disegni nei campi di grano sono solamente 'scherzi' realizzati da gruppi di persone, oppure c'è qualche cosa di più complesso? A mio avviso la quantità di informazioni contenute nel volume è veramente impressionante. Forse per qualche lettore il tutto potrebbe risultare eccessivo, tanto da insinuare dubbi e scetticismo. Comunque l'intenzione dell'autore è proprio quella di esporre una panoramica ampia il più possibile nel tentativo di chiarire e di 'allargare' gli orizzonti di un mondo invisibile che ci circonda e a volte si interseca con il nostro.

L'ufologia è anche un fenomeno sociale e psicologico del mondo contemporaneo. Spesso gli psichiatri tendono a spiegare queste esperienze come disturbi della personalità, riconducibili addirittura alla schizofrenia. Pare impossibile che migliaia di casi comprendenti tutte le classi sociali siano solamente illusioni o inganni costruiti per interessi personali. Sicuramente un fenomeno dilagante come l'ufomania ha creato ulteriore confusione e incertezza. Basti pensare al panico causato dalla famosa trasmissione radiofonica Invasion from Mars con Orson Welles che indusse gli studiosi di Princeton ad effettuare numerose ricerche specifiche. Anche lo scrittore Arthur Conan Doyle, appassionato studioso di fenomeni psichici, nel suo libro The Edge of the Unknown descrisse un'esperienza di paralisi notturna accaduta proprio a lui. "Mi svegliai nel cuore della notte con la netta sensazione che ci fosse qualcuno nella mia camera e che la presenza non appartenesse a questo mondo.Ero sdraiato e volgevo le spalle alla stanza, ero sveglio, ma del tutto incapace di muovermi.Mi era fisicamente impossibile girarmi verso il visitatore.Udii passi misurati che attraversavano la stanza, sentii (senza vedere nulla) che qualcuno si chinava su di me; poi udii una voce dire, in un sonoro bisbiglio: "Doyle sono venuto a dirti che mi dispiace"...". Molte volte queste esperienze si traducono in emanazioni energetiche, anche radioattive, coinvolgenti parzialmente il nostro spettro elettromagnetico. Spesso si tende a pensare che tali 'esseri' o 'entità' siano arrivati a noi attraverso lo spazio convenzionale, mentre potrebbero provenire da qualche universo extra-dimensionale. C'è anche la possibilità che possano esistere sulla Terra da tempi assai remoti. Forse, dietro tutto ciò, potrebbe celarsi un progetto segreto più elaborato e lungo termine, per ora non chiaramente definibile. L'autore sostiene che in certi casi siano gli stessi 'alieni' ad immettere memorie e ricordi fittizi nella mente dei 'contattati', probabilmente con l'intenzione di rendere tutto più confuso e discutibile, creando ulteriore mistero ed ambiguità. Il cervello umano è anche un organo elettrico e perciò non è improbabile inserire informazioni di vario genere con una tecnologia sufficientemente avanzata.

Purtroppo, i maggiori sforzi rimangono tristemente incanalati nel tentativo di spiegarne l'esistenza, ma non i motivi. Pensateci bene, la vita stessa è un mistero. Non sappiamo quale sia il nostro scopo, non sappiamo se oltre la vita c'è qualcos'altro. Brancoliamo nel buio tentando di aggrapparci alla nostra presunta 'realtà' basata su speranze e convinzioni. Di notte osservando il cielo limpido e stellato penso: "Non riesco e non voglio credere che in questo immenso universo esistiamo solo noi.Parrebbe proprio un'enorme spreco di energia, spazio e materia, ma soprattutto sarebbe sconsolante...". Saluti ravvicinati.

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