Morto un papa, si fa un conclave, e alla fine dopo tante fumate nere, arriva il nuovo che soppianta il vecchio. Sepolto "formalmente" il marchio Oasis e tutto quelloche vi stava dietro, lo scettro di paladini del brit-rock passa allacoppia Pizzorno-Meighan, eccentrica e ambiziosa almeno quanto la Gallagher spa.

"Velociraptor!" è il disco che gli consacra definitivamente al grande pubblico, dopo il transitorio"West Ryder Pauper Lunatic Asylum". Un bel paninazzo farcito e saporito in cui vi è dentro di tutto.

Un rassemblement di quanto qui finora fatto.

Un lavoro concentrato e a fuoco, che evita stavolta qualche piccolo momento di noia che traspariva dall'lp precedente.

E' un disco che sa coniugare bene flavour mainstream e allo stesso cercare consensi fuori questo mondo, senza che tutto ciò risulti costruito e banale. Cercando una forma più pop della precedente opera, senza tuttavia snaturarsi.

A dire il vero i già citati Oasis si sentono poco e niente, giusto forse nel brit-western del singolo "Man Of Simple Pleasures" e poco altro. A proposito: stendiamo un velo pietoso sulla versione alternativa (ma c'è n'era davvero bisogno?) del tizio degli ex Articolo 31.

Da pezzi rock oldies che profumano di passato e di pellicole d'annata come l'iniziale e mancata soundtrack "Let's Roll Just Like We Used To" e "Days are forgotten" con un refrain liquido magistrale, mio personale tormentone dei viaggi continui in pullmann a dolci e lontane nenie come "Goodbye Kiss" o "La Fée Verte" gli sbadigli saranno pressochè assenti.

La title-track farà invece saltare con la tua atmosfera quasi festosa.

I maggiori picchi sperimentali si fanno registrale nei sei minuti orientaleggianti di "Acid Turkish Bath (shelter from the storm)" e dai due pezzi finali.

"Switchblade Smiles" che si gioca tutta in un continuo gioco di rimbalzi tra lente parti psichedeliche e forti influenze elettro-rock con un finale maestoso. "Neon Noon" un po' come faceva "Happiness" per "West Ryder..." chiude con atmosfere dilatate e misteriose.

Nonostante sia di poco inferiore allo splendido esordio, rimane subito in scia.

Notorietà e talento possono stare nella stessa frase.

Voto 8.5

Elenco tracce samples e video

01   Let's Roll Just Like We Used To (04:48)

02   Days Are Forgotten (05:03)

03   Goodbye Kiss (04:07)

04   La Fée Verte (05:48)

05   Velociraptor! (02:54)

06   Acid Turkish Bath (Shelter From the Storm) (06:02)

07   I Hear Voices (03:59)

08   Re-Wired (04:47)

09   Man of Simple Pleasures (03:52)

10   Switchblade Smiles (04:15)

11   Neon Noon (05:21)

12   Pistols at Dawn (05:20)

13   Julie and the Moth Man (05:40)

14   Black Whistler (03:42)

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Altre recensioni

Di  fibema90

 Se fossimo dinosauri, saremmo dei velociraptor. Perché siamo un branco, siamo uniti, siamo una rock band.

 Velociraptor! farò sicuramente parlare di sé e dividerà pubblico e critica.


Di  GrantNicholas

 “Velociraptor! è il loro disco più bello e completo.”

 “Da ‘Let’s Roll Just Like We Used To’ a ‘Neon Noon’, un viaggio dalle molteplici e sorprendenti sfaccettature.”


Di  Gallagher87

 Negli ultimi anni solo i titoli degli album sono l'unica cosa senza senso del gruppo inglese.

 Velociraptor! sta ai Kasabian tanto quanto uno Spritz sta al prosecco.


Di  definitelyalex

 "Velociraptor! si rivela effettivamente l'opera più 'commerciale' della carriera dei Kasabian."

 "Il disco... contiene un'altra hit, 'Goodbye Kiss', una dolce ballata strappalacrime, che rappresenta una ulteriore novità nella discografia della band."