Questo pezzo, Starless, esce nel '74.

Su Debaser, ovviamente, se n'è già parlato un fracco.

Ma alle tredici di oggi vedo queste recensioni

che parlano esclusivamente delle singole canzoni:

dico un attimo la mia e mi levo dai coglioni.

La descrizione dell'universo in musica si fa comprensibile. La melodia struggente di una malinconia scura, senza luce, poiché è assente la luce delle stelle.
Il percorso lineare è destinato ad impazzire ed esplodere in un big bang, l'unico modo per fondere la semplice tecnica al complicato gusto.

Il tempo dispari. Di un elementare così complesso da fare piangere.

Questa immagine aspra, scura, ma ugualmente colorata, questa genesi, è la nascita del sole e la morte di esso. Il rosso ha trionfato. Un regalo così grande non l'ho mai ricevuto.

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