Serata ideale per il concerto di una delle band più crepuscolari e affascinanti che il panorama romano abbia mai prodotto. Pioggia tutto il pomeriggio e leggera brezza umidiccia la sera, con poche stelle ed una grossa luna. Il Circolo degli Artisti (Roma, Via Casilina Vecchia, 42) per gli appassionati di musica romana è un ritrovo ormai apprezzato, non tanto per la qualità del locale in sé (che comunque ha ampliato i servizi, con pizzeria, bar ovunque e kebabbaro infrattato dietro un angolo) quanto per la continua proposta di band e artisti del panorama locale ed internazionale. Quello che stupisce è l'ormai assoluta eterogeneità della sua clientela. Non potevo far a meno di notare metallari vecchio stampo amabilmente impegnati  in conversazioni con signori dal doppio petto o donzelle d'alto bordo. Veramente un disorientante cazzotto nell?occhio.

I Klimt 1918 sono qui per presentare l'ultima loro fatica, quel "Just In Case We'll Never Meet Again" (abbreviato JC) che parecchi nasi ha fatto storcere ma che indubbiamente ha dato al gruppo la propria autonomia sonora e compositiva. Introducono la serata (partita con molto ritardo rispetto alla tabella di marcia) i Kardia con il loro rock-hardcore italiota. Piacevoli e grintosi. Il locale stenta a riempirsi e molti si attardano con birre e bacardi. I Kardia salutano dopo una performance da apprezzare e sullo schermo laterale della sala principale compare un video inquietantissimo di una bambina che, grazie ad un sapiente lavoro di morphing digitale, si trasforma in un vampiro dagli occhi a-pupillici. Una base registrata crea l'atmosfera come già era accaduto per il concerto di Dopoguerra (abbreviato DG). I Klimt salgono sul palco uno alla volta. Mi giro e la sala è piena. Bello.

"The Breathtaking Days (Via Lactea)" (JC) non poteva che essere l'opener del live. Densa di suadenti chitarre ti svuota la mente e ti introduce nel mondo dei Klimt. La maturità del gruppo si vede. La presenza sul palco è più disinvolta e Marco Soellner (voce e chitarra) finalmente guarda il pubblico in faccia, interagisce e canta con passione e convinzione. Il pubblico si scalda lentamente con le successive "Skygazer" (C) e "Rachel" (DG). Si scatenano i primi headbangers tra cui il sottoscritto e il trittico "Snow of 85's" (DG), "Ghost Of A Tape Listener" (JC), anticipato dall'annuncio dell'imminente video, e "Because Of You, Tonight" (DG) causerà al recensore i dolori al collo che ancora oggi si porta dietro (non ho più l'età...). Ma è la potenza emotiva di "The Graduate" (JC), punto magistrale dell?ultimo album, a sciogliere i più dubbiosi che si lasciano andare in ondeggiamenti ciechi, cullati dalla voce sempre più calda e decisa di Marco.

Si suda ma nessuno vuole mollare. Si sente una voglia di Klimt in mezzo al pubblico che finalmente da il giusto tributo ad una band che se apprezzata fa veramente volare.

Davide Pesola (basso) e Francesco Conte (chitarra) sono i degni alfieri del leader, mentre Paolo, fratello di quest'ultimo, macina ritmi perfetti alle sue spalle. I ragazzi si accorgono del calore del pubblico e restituiscono il favore mantenendo sempre alto il tasso di gradimento. Nemmeno un problema tecnico con la chitarra di Marco crea disagio e vuoti emotivi nella performance. Prima del finale, consegnato al cavallo di battaglia "Parade of Adolescence" (da Undressed Momento), i quattro ci regalano "They Were Wed By The Sea" (DG) e "True Love Is The Oldest Fear" (JC) dove incredibilmente la voce del pubblico a volte sovrasta quella del cantante. O forse ero io che urlavo talmente tanto che non sentivo altro. Il bis è una "Nightdriver" (DG) pulsante e sensuale ma che sopperisce in parte alla mancanza di "Sleepwalk In Rome"(DG), canzone richiesta a più voci dalla sala e che sarebbe stata la degna conclusione di una piacevolissima, anche se forse corta, serata di sana Emotive Music Romana.

Menzione particolare va fatta per la confezione del cd, venduto in bundle con una cassetta audio (il sottotitolo dell'album per l'appunto è "Music For The Cassette Generation"). Il tutto a soli 15 €. Un Must!! Io me lo sono fatto autografare tutto!!

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