Far suonare ai Korn un concerto Unplugged è come mettere la nutella su un bel piatto di maccheroni: non c'entra un cazzo! Se non fosse che per la fine dell'anno è previsto un nuovo album, che attendo di ascoltare, si potrebbe dire che questo Unplugged rappresenta la fine dei Korn. Questo disco è orrendo e un insulto a tutti i fan (e sono milioni sparsi nel mondo) del gruppo. Tutto ciò è dovuto a due cose: le canzoni scelte per essere eseguite "senza spina" e la realizzazione di esse, elmenti che rendono l'album tragicomico.

Come si fa a far diventare acustica una canzone come "Coming Undone", che pur non essendo neanche nella versione originale una canzone particolarmente significativa, almeno picchia? Esatto non si può! Non tutti i i gruppi possono realizzare un concerto in chiave acustica, i Motorhead ad esempio non possono e non devono, e non tutti i brani possono essere adattati a una dimensione acustica, e questo i Korn dovevano capirlo. Una cosa fondamentale per la realizzazione di un concerto Unplugged è la scelta delle canzoni da realizzare. Kurt Cobain e i suoi Nirvana non hanno minimante pensato di eseguire in acustico canzoni come "Smells Like Teen Spirit" o "Territorial Pissings" un brano tipicamente da pogo. Anzi, su 14 brani proposti dal gruppo di Seattle nel loro Unplugged del 1994, 6 sono delle cover, e gli altri si adattano perfettamente ad essere eseguiti in acustico. Ci sono anche li due brani che non sembra possibile realizzare in acustico "On A Plain" e "Pennyroyal Tea", ma in quel caso Cobain se la cava egregiamente con l'interpretazione. Qui ciò non accade.

"Blind" la prima traccia, è orecchiabile e quasi orientale per come è suonata. Anche la seconda traccia "Hollow Life" funziona abbastanza in chiave acustica. Ascoltate queste 2 traccie però iniziano i dolori... "Freak On The Leash" non funziona, per il semplice fatto che la forza della canzone era il ritmo e il ritornello, sul quale muoversi e saltare, qui la canzone viene stravolta e ciò la riduce a un banale duetto con la cantante degli Evanescence che cerca di risollevare le sorti del brano con la sua bella voce. "Falling Away From Me" è ridicola, ascoltate la versione originale e poi ditemi se secondo voi si può suonare quella canzone Unplugged. L'ascolto prosegue con "Creep", "Love Song" e "Got The Life" che tutto sommato hanno un suo perchè.

Ma quando inizia l'ottava traccia "Twisted Transistor", allora mi rendo conto di cosa è quest'album: una presa per il culo. La canzone già nella versione originale era, soprattutto per i fan più "vecchi" del gruppo, quelli legati ad album come "Korn" o "Life is Peachy", ma anche "Issues", una presa in giro, un festival delle banalità, figurarsi suonata a un concerto Unplugged. Degli altri brani presenti neanche parlo perchè finirei per ripetere sempre la stessa frase: è una merda.

Personalmente, nonostante molti lo considerino solo una pura operazione commerciale, ho sempre visto un concerto Unplugged (e il successivo disco) come un "ampliare i propri orizzonti", sperimentare nuovi suoni, cercare nuovi stimoli. Nel caso di Korn si tratta senza dubbio di una pura operazione commerciale e un tentativo di autoconvincersi di essere ancora creativi, e non "morti" artisticamente parlando, dopo il vergognoso "See You On The Otherside".

E soprattutto una band metal, perchè di questo genere in teoria fanno parte i Korn, non c'entra nulla con una dimensione acustica. La band resta buona per una sola cosa: i concerti, quelli veri. Li si che sono incredibili, riuscendo a far scatenare centinaia di migliaia di fan con la loro energia e il loro sound, grazie anche al fatto che la maggior parte delle canzoni proposte sono quelle vecchie, composte cioè quando ancora erano creativi e originali.

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