Untouchables…
Così si definiscono i Korn e non è che abbiano tutti i torni. Indiscussi padroni di un genere che definirlo Nu Metal è direi fin troppo limitativo per un gruppo che si è saputo inventare dal niente.
Johnatan Davis esplora lidi melodici finora tenuti molto più in secondo piano ed una buona dose di elettronica è inserita in questo cd che suona dannatamente bene.
La produzione che sembrava a detta delle voci sparse in giro la più costosa che si potesse avere è tutt’altro che perfetta e questo denota il fatto penso che fossero solo voci come gli stessi Korn hanno ribadito più e più volte.
Non per questo il disco non suona bene è solo che forse una batteria un po’ più chiara ed un pastone chitarristico meno pastone sarebbero stati graditi, però certo niente a che vedere con il suono caotico davanti a cui molti di voi si saranno ritrovati comprando dischi nu metal quali per esempio Iowa degli Slipknot.
Un lavoro che segna sicuramente una svolta nella musica dei Korn che non azzardano più con funky o rap come agli albori, ma che si fanno a volte più interiori e profondi e a volte semplicemente più diretti.

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