I kratfwerk conosciuti per la loro musica "robotica" sono di solito poco ascoltati e se togliamo il pezzo del tour de france 2004 in italia è difficile sentirne parlare eppure il genere c'è da dire poco approfondito nello stivale, questo disco è diciamo la rampa di lancio per la band di Dusseldorf.
La title track è sicuramente la più conosciuta, il ritornello ripetuto che sarà il marchio di fabbrica dei kraftwerk e sopratutto i rumori dell'autobahn, una barocca rappresentazione di rumori suoni che in ben 22 lunghissimi ma mai così intensi minuti ci catapulta nell'universo kraftwerk, un must solo questa canzone di tutto il genere elettronico e kraut del periodo. La seconda Kometenmelodie composta per la cometa kohoutek è meravigliosa, l'elettronica e la sua potenza in musica in due parti che pian piano sembrano farci venire voglia di stare là, sulla copertina a osservare l'autobahn e i suoi suoni, mai i kraftwerk si sono espressi così. Il disco poi va avanti e tocca alle ultime due Mitternacht e Morgenspaziergang la prima forse è il punto debole di autobahn, l'ultima un altro manifesto di elettronica, rumori spaziali e arte nel trovare spunti ad ogni suono delle tastiere e sintetizzatori sempre più liberi e mai così "rock" come in questo capolavoro.
I kraftwerk dopo questo lavoro che li proiettò verso il successo fecero tanti dischi fra cui sicuramente spunta il mitico Trans Europe Express e le varie tamarrate tour de france ecc. ma i kraftwerk sono questi, i primi lavori erano una novità erano una nuova frontiera, una musica cinica e ripetitiva che in realtà trasmetteva sensazioni, ci portava nei paesaggi delle varie canzoni come una poesia scritta da dei robot, l'autostrada i binari, i meccanismi che pian piano si intrecciano con i paesaggi come in autobahn, l'autostrada le ruote, quei piccoli passaggi che ognuno di noi ignora vengono usati alla grande, vengono riempiti di magia, una musica che parla da sola, questo è autobahn e sono i kraftwerk.
Magari qualcuno mi dirà che i kraftwerk sono ripetitivi, che solo i tedeschi possono ascoltare musiche così noiose, un pò come quando ci chiedevano di studiare i grandi scrittori e poeti, questa musica va ascoltata il sacrificio è inesistente, fermarsi e sentire i rumori così elettronici così sofisticati ma così meravigliosamente profondi dei binari, dei robot, dell'autostrada.
Elenco tracce testi samples e video
01 Autobahn (22:43)
Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der Autobahn
Vor uns liegt ein weites Tal
Die Sonne scheint mit Glitzerstrahl
Die Fahrbahn ist ein graues Band
Weisse Streifen, gruener Rand
Jetzt schalten wir ja das Radio an
Aus dem Lautsprecher klingt es dann:
Wir fah'rn auf der Autobahn...
03 Kometenmelodie 2 (05:51)
Die Sonne tönt nach alter Weise
In Brudersphären Wettgesang
Und ihre vorgeschriebene Reise
Vollendet sie mit Donnerklang
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Altre recensioni
Di Airone
"Questo signori miei è un pezzo perfetto. Uno di quei pezzi che potrebbero suonare all'infinito."
"Da lì la musica cambiò per sempre, come per i Beatles, solo che dopo trent'anni gli viene riconosciuto."
Di Eneathedevil
"Autobahn... reca nella sua memorabile title-track il tipico sound Kraftwerk... il loop ripetitivo è la nuova cifra stilistica."
"Kraftwerk si pongono come anticipatori della disco-music e i suoi derivati, non attuatori, né esecutori; la musica di Hütter e Schneider non è né mai sarebbe stata disco dance."
Di 123asterisco
L’intera prima facciata (22 minuti) è una ariosa scampagnata su Volkswagen ed uno speditissimo viaggio verso la Volksmusik.
Dal lineare riemerge — dal di dentro— il cosmico (prima parte). Dal cosmico riemerge — dal di dentro— il lineare (seconda parte).