Dei Kraftewrk sappiamo già tutto. Sicuramente uno dei gruppi più influenti di tutti i tempi, coloro che hanno sdoganato verso il grande pubblico la musica elettronica fondendola con il pop, con la melodia più orecchiabile. Probabilmente questo non è il miglior disco della loro carriera, ma con questo disco i Kraftwerk hanno avuto il merito di affacciarsi sul mercato, facendo scoprire alle masse la bellezza di questa musica, sono stati i portabandiera di una rivoluzione musicale che si preparava da anni.

"Autobahn" ebbe un impatto immenso. Per anni le radio libere hanno usato questo pezzo o parte di esso nelle sigle, le discoteche di tutto il mondo lo usavano come "apice" della serata, il mito dell'uomo-macchina iniziò da questo disco.
1974. Tenetelo bene in mente quando metterete il dischetto nel lettore.
Perché nei 23 minuti che vi apprestate ad ascoltare ci sono tutte le basi della disco moderna, impreziosita però dal formato suite, dalle bellissime progressioni, dall'amore verso l'avanguardia, e non per ultimo da una orecchiabilità irresistibile. Questo signori miei è un pezzo perfetto. Uno di quei pezzi che potrebbero suonare all'infinito. Ci sono alternanze tra momenti puramente melodici, sperimentazione con voci filtrate, coretti, pulsazioni della drum-machine, effetti, campionature.
Solo con la ragione si arriva a capire che non è improvvisazione, ma è come se lo fosse.
Nei 23 minuti di delizia "Autobahn" suona come un pezzo dei Greateful Dead, trascinante, esaltante.

Il resto dei pezzi è più vicino ai dischi passati, non hanno la commerciabilità, qualcuno li ha definiti "riempitivi", ma sono comunque interessanti. E' innegabile che questo disco è immenso per quel primo pezzo che occupa tutta la prima facciata.
Da lì la musica cambio per sempre, come per i Beatles, solo che dopo trent'anni gli viene riconosciuto.

Qualcuno critica questo disco per la deriva dance che la musica elettronica da lì a poco iniziò a percorrere. Ma non li ascoltate. "Autobahn" è un capolavoro, puro come acqua di fonte.

Elenco tracce testi samples e video

01   Autobahn (22:43)

Wir fahr'n fahr'n fahr'n auf der Autobahn

Vor uns liegt ein weites Tal
Die Sonne scheint mit Glitzerstrahl

Die Fahrbahn ist ein graues Band
Weisse Streifen, gruener Rand

Jetzt schalten wir ja das Radio an
Aus dem Lautsprecher klingt es dann:
Wir fah'rn auf der Autobahn...

02   Kometenmelodie 1 (06:25)

03   Kometenmelodie 2 (05:51)

Die Sonne tönt nach alter Weise
In Brudersphären Wettgesang
Und ihre vorgeschriebene Reise
Vollendet sie mit Donnerklang

04   Mitternacht (03:45)

[Instrumental]

05   Morgenspaziergang (04:04)

[Instrumental]

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Altre recensioni

Di  Eneathedevil

 "Autobahn... reca nella sua memorabile title-track il tipico sound Kraftwerk... il loop ripetitivo è la nuova cifra stilistica."

 "Kraftwerk si pongono come anticipatori della disco-music e i suoi derivati, non attuatori, né esecutori; la musica di Hütter e Schneider non è né mai sarebbe stata disco dance."


Di  supersantoss

 Una musica che parla da sola, questo è Autobahn e sono i Kraftwerk.

 La title track è un must del genere elettronico e kraut del periodo, un viaggio di 22 minuti immerso nei suoni dell'autostrada.


Di  123asterisco

 L’intera prima facciata (22 minuti) è una ariosa scampagnata su Volkswagen ed uno speditissimo viaggio verso la Volksmusik.

 Dal lineare riemerge — dal di dentro— il cosmico (prima parte). Dal cosmico riemerge — dal di dentro— il lineare (seconda parte).