Registrato al Teatro Brancaccio di Roma il 16 e il 17 Gennaio 1974 è il concerto conclusivo di una lunga tournè durata due mesi. Come già detto, le registrazioni sono state effettuate in due giorni diversi e quindi in due diverse esibizioni, e a maggior ragione nel disco troviamo il meglio di queste. Inutile dire che tutti i pezzi contenuti in questo live, già editi negli album precedenti abbiano un arrangiamento diverso e di conseguenza una durara prolungata.

Si parte con due inediti "Truck Of Fire Part. 1" e "Truk Of Fire Part. 2". Delle due composizioni esiste solamente la versione live, mai registrate in studio... appunto inedite. La prima parte è una delle piu' lunghe composizioni del disco se non di tutta l'intera discografia del gruppo (la durata è di 17'30''). Un altra caratteristica di questo brano è l'uso da parte di Michi Dei Rossi del "Drum Controller", già usato da Carl Palmer negli E.L.& P. La seconda parte oltre a dare continuazione alla precedente, propone una lirica in Inglese scritta e cantata da Aldo Tagliapietra... "Was the dreaming and not the hunger...".
Segue "Sguardo Verso Il Cielo" qui eseguita in modo "acrobatico" da parte di Pagliuca che alle tastiere ne fà un ottima reinterpretazione. "Preludio A Era Inverno" come dice lo stesso titolo è la composizione che precede la già celebrerrima "Era Inverno". Tutto il brano è guidato da tastiere cariche di note davvero inquientanti, veramente da brividi. Dopo un suono simile ad una sirena d'ambulanza dato dalle tastiere di Pagliuca, si udono appena appena note "soffocate" di chitarra... il pubblico applaude e Aldo intona: "Ogni notte ti prepari sempre bella sorridente, un'attrice che non cambia scena...". L'arrangiamento è quasi totalmente diverso dalla versione in studio e la sua durata è prolungata di un paio di minuti, totalmente differente è il celebrerrimo fraseggio di tastiera. "Ritorno Al Nulla" mantiene la stessa forma "araba" che ha in "Felona e Sorona", con qualche invasione in piu' da parte delle tastiere. "Collage (sigla)" non è che un piccolo "frammento" dalla durata di un minuto dell'omonima composizione in versione studio, coperta dal brusio del pubblico. E per finire "Collage", dal vivo e completa.

Perchè ascoltare questo disco: per la sua importanza storica (è l'unico live delle Orme appartenente alla discografia ufficiale), e per chi è stato al concerto e vuole lasciarsi trascinare dai ricordi di una grande band, che ancora oggi ha una grandissima attività e presenza scenica nei suoi concerti.

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