P.S.: Nell'etichettare l'album in questione ho selezionato nu-metal, anche se, in verità, sarebbe un nu-metal melodico, in alcuni momenti anche un pop/rock. Piccolo avvertimento, per evitare casini...
Tre anni dopo il vendutissimo “Hybrid Theory” (il quale uscì nel 2000), esce “Meteora”, terzo capitolo dei Linkin Park, una (come già detto nella mia recensione di “A Crow Left On The Murder” degli Incubus) delle band più odiate, ma allo stesso amate del panorama rock/metal.

>Dopo l’intro FOREWARD, l’album inizia con DON’T STAY: il riff è interessante e gli innesti elettronici sono abbastanza azzeccati. SOMEWHERE I BELONG è uno dei pezzi più deboli del disco, mentre nella successiva LYING FROM YOU le cose vanno meglio. Abbastanza aggressiva HIT THE FLOOR, ma con EASIER TO RUN le braccia cadono: sembra che Chester Bennington, il leader della band, voglia imitare Justin Timberlake... fortunatamente arriva dopo un bel pezzo, FAINT, il migliore del disco: le voci dei due cantanti (Bennington e Mike Shinoda) si incrociano ottimamente e l’elettronica è usata in maniera egregia. Discreto anche il pezzo successivo, FIGURE .09, mentre BREAKING THE HABIT è un brano abbastanza particolare: la voce “calda” di Bennington accompagna il ritmo serrato del brano, il quale risulta dignitoso. FROM THE INSIDE è abbastanza simile a IN THE END di “Hybrid theory”, mentre in NOBODY’S LISTENING Mike Shinoda la fa da padrone, essendo il pezzo molto hip hop. SESSION è una traccia molto strumentale, mentre nella finale NUMB si sente ancora una volta Chester che tenta di imitare Timberlake... non il massimo...

Come giudicare l’album? E’ indubbio che ci sono alcuni brani molto interessanti, altri risultano abbastanza godibili. Il difetto maggiore è rappresentato dal fatto che, in alcune canzoni, Chester Bennington, invece di urlare a tutto gas (ed è capace a mio avviso), si perde cercando di sembrare un cantante pop (il già citato Timberlake...). Inoltre la poca durata del cd (36 minuti per 13 canzoni è alquanto ridicolo) lascia molto a desiderare...
Un album che sarebbe potuto andare meglio.

Carico i commenti...  con calma