Questa recensione mancava per i grandi Dream Theater, anche se si tratta del terzo e ultimo capitolo dei Liquid Tension Experiment, ma senza John Petrucci.

"Spontaneous Combustion" è stato registrato durante le jam session dei due precedenti album mentre la moglie di Petrucci stava partorendo ed è stato proposto ultimamente come disco extra per tutti i fans dei Dream Theater.

E' un lavoro completamente differente rispetto ai precedenti: rivolto più su una direzione jazzistica, meno aggressivo come album metal progressive visto la totale assenza della chitarra di Petrucci, più sperimentale e anche più improvvisato. Le mancanze in questo album si notano, ad esempio: non c'è una vera e concreta hit, un pò come lo erano "Biaxident", "Acid Rain", "Universal Mind", "Paradigm Shift" e il fenomenale Mike Portnoy pecca a dismisura nel suo stile virtuoso, forse perchè questa volta la sua batteria non propone il ritmo alla band ma ne esegue solo un accompagnamento. Jordan Rudess è il solo che spicca in questa jam session e Tony Levin è costretto a seguire le sue melodie.

80 minuti per questo disco extra sono un pò troppini, la tecnica è sempre eccezzionale ma scarseggia per inventiva e forse per poca intensità. Le tracce potenziali sono nella fase centrale dell'album: "RPP" è una buona miscela di drum break da parte di Portnoy e "Cappuccino" con degli ottimi passaggi di piano da parte di Rudess che meravigliano l'ascoltatore. Senz'altro la migliore è "Jazz Odyssey" con quasi nove minuti di virtuosismo jazz, ma non basta.... questo album pecca!

A parte Rudess, gli altri mi sembrano stanchi, soprattutto Portnoy (totalmente differente nei precedenti due lavori). Un disco da considerare extra e nulla più. Consigliato ai fans.

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