Ci sono album che rappresentano un violentissimo punto di rottura per la carriera di una band.

Qualcuno si sta affrettando a paragonare questo nuovo “Double Negative”, dodicesimo album in studio degli statunitensi Low, a “Kid A” dei Radiohead, ma (simbologia del disco di rottura a parte) siamo proprio fuori strada.

“Double Negative” è uno di quegli album che provocano un senso di straniamento dopo il primo ascolto, una maggior consapevolezza dopo il secondo ed un innamoramento repentino ed irreversibile dal terzo in poi; stavolta i Low sono davvero andati molto vicini ad applicare l’etichetta “capolavoro” ad un loro disco. Alan Sparhawk, Mimi Parker e Steve Garrington confezionano un disco violento, sperimentale, a tratti disturbante anche a livello fisico, e mettono in chiaro che aria tira subito con i primi tre singoli estratti proposti in sequenza; “Quorum” è un magma densissimo di suoni accartocciati su sé stessi dal quale esce a fatica e senza continuità la parte vocale del pezzo, come se le voci venissero risucchiate continuamente verso il basso e faticassero nel venire alla luce. Seguono “Dancing And Blood”, che regala solo un’illusione di maggior quiete, e la spettacolare “Fly”, forse uno dei pochi pezzi dalla scrittura più “classica” del disco”.

Ma il vero punto più alto dell’opera è il capolavoro assoluto “Always Trying To Work It Out”, probabilmente il miglior pezzo in assoluto mai pubblicato dai Low, con un intreccio vocale splendido che si inerpica su vibranti pulsazioni sonore. Una gemma del genere si incastra tra le fascinazioni puramente ambient di “Tempest”, un episodio più tipicamente Low come “Dancing And Fire” e una conclusione di grande densità sonora come “Disarray”, estratta come quarto singolo.

La produzione di B. J. Burton è perfetta ed incredibilmente certosina nel districarsi in un impasto sonoro così complesso e ricco di stratificazioni: convivono senza problemi trip hop, industrial e dubstep, a volte nello stesso pezzo.

Disco clamoroso e bellissimo questo dei Low, uno dei dischi alt più belli degli ultimi dieci anni, che si candida assolutamente a fare incetta di premi e riconoscimenti, per una volta assolutamente meritati.

Traccia migliore: Always Trying To Work It Out

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