Perchè mi soffocate? Fatemi respirare, fatemi chiudere gli occhi e sognare, datemi solo il meglio delle cose e tenetevi il peggio, i lati negativi, i cattivi pensieri devono sparire dalla mia mente. Mi siedo, con calma, quello che ho da fare può aspettare, tutte le persone corrono hanno la mente concentrarta sugli schemi che la vita ci impone, ma io no, io mi siedo e inserisco Anima latina di Lucio nello stereo. Uno strumento, lo stereo, che ha raggiunto un livello di perfezione sonora talmente perfetta che a volte è troppo perfetta per un disco come questo e a tratti sembra quasi di sentire la voce di Lucio che dice: aaa non fanno per me i cd, per me ci vuole il vinile. Io voglio farvi godere con il vinile quasi come se si trattasse di un coadiuvante per giochi erotici. Voglio scaldarvi con il legno dei miei strumenti non con i termo-convettori e i raggi laser. Il fatto è che Lucio non ci sta proprio ad adeguarsi alle regole e agli schemi, nè professionali e quindi musicali nè sentimentali come testimonia questo capolavoro assoluto della Musica italiana. E il suo "Anima latina" non è solo una richiesta esplicita di libertà mossa verso la donna che lo cirquisce e lo vuole possedere ma, in modo più sottile, anche verso il pubblico che tende a standardizzare e idealizzare i personaggi che segue.

A differenza degli altri lavori di Battisti qui non troviamo nessun "singolo" ma mi volete spiegare che cosa vuol dire singolo? Ma che cavolo é sto singolo? Forse io, ecco io adesso sono un singolo nel senso che non sono fidanzato nè sposato, non per scelta mia ma per circostanza. Ma il cosiddetto "singolo" rivolto al mondo discografico è un termine che abolirei sedutastante. Cari amici, per me in un disco il singolo potrebbe essere un pezzo in particolare ma per un'altro di voi il singolo potrebbe essere completamente un'altro pezzo, chi può stabilirlo? Bene, allora io vi dico una cosa: anche se queste benedette regole commerciali avevano individuato in Anima latina la traccia "Due mondi" come singolo, secondo me le canzoni di questo disco sono tutti singoli. E anche se negli ultimi tempi (secondo me i più cupi che la musica leggera italiana abbia mai conosciuto e il perchè non mi sembra il luogo adatto per discuterlo), dicevo, anche se negli ultimi tempi abbiamo perso un pò l'abitudine ci troviamo di fronte al tipo di disco per eccellenza che va ascoltato dall' inizio alla fine, se si vuole veramente entrare in questo vortice di emozioni che Battisti ci trasmette. Anima latina sembra uno di quei quadri tridimensionali, ogni volta che lo si ascolta si colgono nuovi particolari, tutti quei particolari che stiamo purtroppo perdendo di vista ma che riaffiorano sia dagli strumenti, sia dai testi leggermente celati da effetti vocali che ancora oggi qualcuno prova ad utilizzare ma mai in un modo così sensato come Lucio in questo album. Psichedelico, evocativo, inerme, visionario e autoironico, celestiale Battisti con questo disco spegne la luce e dice: vi piaccio? ti piaccio? prendimi adesso perchè domani sarò già diverso e soprattutto mai uguale a ieri.

Amici prendetelo! E per una quarantina di minuti spegnete la luce anche voi ed entrate in una dimensione che ormai, purtroppo, è solo un lontano ricordo.

Elenco tracce testi e video

01   Abbracciala abbracciali abbracciati (07:04)

Cosa ti dicevo mai?
A che punto ero?
Ho quasi l'impressione che
- io con te -
perdo il sentiero.
Forse la psicologia
può spiegare questi strani vuoti
della mente mia.
Ora mi ricordo che
parlavo di follia
e del grande amore,
grande bugia.
Che ne pensi dimmi,
di un uomo tanto stupido da crederti "sua"?
Anima
alzati
apriti
abbracciala
abbracciali
abbracciati
Che ora è? E' tardi ormai.
Mia cara, cara amica
che ne dici se noi
portiamo a termine la nostra
dolcissima fatica.
Allontaniamoci verso
il centro dell'universo.

02   Due mondi (05:13)

L'universo che respira
e sospinge la tua sfera
e la luce che ti sfiora
cosa vuoi?
Voglio te, una vita.
Far l'amore nelle vigne.
Cade l'acqua ma non mi spegne.
Voglio te.
Oltre il monte
c'è un gran ponte.
Una terra senza serra,
dove i frutti son di tutti.
Non lo sai?
Voglio te, una vita.
Far l'amore nelle vigne.
Cade l'acqua ma non mi spegne.
Voglio te.
E' una vela la mia mente
prua verso l'altra gente
vento, magica corrente
quanto amore!
Voglio te, una vita.
Far l'amore nelle vigne.
Cade l'acqua ma non mi spegne.
Voglio te. Mio per sempre!
Ma tu non cambi mai.
Un braccio, che altro vuoi?
Un'ora me la dai.
L'amore è qualcosa di più
del vino, del sesso che tu
prendi e dai.
Sarei una cosa tua
amore, gelosia
amor di borghesia.
Da femmina latina a donna americana
non cambia molto... sai?
Voglio te, una vita. Voglio te.
E' una vela la mia mente
prua verso l'altra gente.
Vento, magica corrente...

03   Anonimo (07:03)

Anonima la casa,
anonima la gente,
anonimo anch'io.
Un cane e ciak azione, all'improvviso
un morso... figlio mio!
La frutta nel giardino, i panni nel catino
e lei, ore ed ore.
Le gambe nude, il volto acceso ed
una colpa... dieci anni maggiore.
C'era lei...
E cos'altro ancora?
Nascosti giù al fosso,
complice il sesso,
a misurarsi, a masturbarsi un po'...L'impulso di uno scatto, la palla io
che batto, che rete ho fatto!
Sudore che diventa alloro amore mio...
Sei forte ti adoro.
Fermarsi poi ad un tratto lottar
col reggiseno:
Che fai? sei matto?
Il cambio ed il volante...
Ma niente mi terrà distante.
C'era lei...
E cos'altro ancora?
Mi ha colto in flagrante.
Io sono l'amante.
Ragazzi, silenzio assoluto per carità.Parlando del passato mi sono raffreddato.
Il lenzuolo dov'è andato?
Mi sembri un po' delusa. Oppure
ti ho offesa?
Un goccio di benzina... A farlo riposare,
riparte il motore?
Su vieni a me vicina, stasera ho ancora
voglia di giocare.

04   Gli uomini celesti (05:06)

La speranza spezzata
è la tua eredità.
Fallimento di una vita
di coraggio e di viltà.
Troverai sul cammino
fango e corruzione.
E la voglia tu avrai
di sdraiarti al suolo
per guardare come in un film
i colombi in volo.
Ti faranno fumare
per farti sognare che
il futuro od "un messia"
presto tutto cambierà.
Ed avrai come vanto
una nuova condanna
ti diranno che il vento è
il respiro di una donna
per far sì che un lamento, uno solo,
copra ogni tormento di un velo.
Ma se tu rifiuterai
di giocare all'attore
forse un libro scriverai
come libero autore.
E tu forse parlerai
di orizzonti più vasti
dove uomini celesti
portandoti dei figli
ti diranno: "Scegli!"
ben sapendo che ridendo tu
tu a loro ti unirai...

05   Gli uomini celesti (ripresa) (00:52)

06   Due mondi (ripresa) (01:10)

07   Anima latina (06:37)

Scende ruzzolando
dai tetti di lamiera
indugiando sulla scritta
"Bevi Coca Cola".
Scende dai presepi vivi
appena giunge sera...
Quando musica e miseria
diventan cosa sola.
La gioia della vita.
La vita dentro agli occhi dei bambini denutriti,
allegramente malvestiti
che nessun detersivo potente può aver
veramente sbiaditi.
E corre sulle spiagge atlantiche
seguendo il calcio di un pallone,
per finire nel grembo di grosse mamme antiche
dalla pelle marrone.
E s'agita nel sangue delle genti dai canti
e dalle risa rinvigorite
che nessuna forza, per quanto potente, può aver
veramente piegate.

08   Il salame (03:38)

09   La nuova America (02:49)

10   Macchina del tempo (06:59)

11   Separazione naturale (01:28)

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Altre recensioni

Di  valeriozappa

 Anima Latina è un disco progressive che solamente la lingua in cui è cantato lo rende "italiano".

 È sole, è freschezza, è la gioia della novità, è sorriso.


Di  the clash

 Siamo di fronte ad un lavoro intriso di elettronica, ritmi latini e testi a volte difficili da capire.

 Un ripensamento finale: fareste bene a comprare questo disco per capire che Battisti è anche questo!


Di  cece65

 Tutta l’atmosfera generale del disco, infatti, mi sembra immersa in un sogno o in una specie di generale rilassatezza.

 All’epoca molti non avevano capito questo album, ma probabilmente questi “molti” non avevano fatto i conti con un Lucio Battisti che diceva più o meno: “Cos’altro puoi fare quando ogni tua mossa, ogni tuo disco va regolarmente al numero 1? Fare un altro numero 1, oppure cercare nuovi stimoli...”


Di  Viva Lì

 Anima latina è un album importantissimo nella discografia battistiana, una sorta di spartiacque tra le sonorità classicheggianti e le future contaminazioni pop.

 La canzone che dà il titolo all'album è un capolavoro: sei minuti altissimi, quasi ecclesiali, in cui la voce di Battisti pare fondersi meravigliosamente con le musiche tambureggianti.