Ciao è già post coito. Coito astrale, visionario, malinconico, disperato, stomp. Però c'è ancora molto oro che luccica in questo long playng di fine anni 90. Se "Non vergognarsi mai" è un pezzo ruffiano che fa a sua volta il verso a "Tu non mi basti mai", se "Io tra un'ora sono lì" assomiglia a un brano dei Gemelli Diversi (ma il Ragno deve cambiare: sempre!), se "Scusa" è il titolo di una ballata stiracchiata che pare chiedere perdono all'ascoltatore, se della nuova veste di "1999" si poteva anche fare a meno (l'originale è già un capolavoro), se "Trash" è il solito divertimento sgrammaticato del bolognese, cosa resta? Resta poco, ma quel poco è già tanto.
"Ciao" è un mantra, una parola ripetuta così tanto da perdere senso e riacquisirne continuamente, parla di guerra, e di vacanze che scorrono come sabbia tra le dita, nell'indifferenza consumistica, grassa e sostanzialmente lessa. "Là" si pone domande ultime di fronte all'universo come "La canzone della bambina portoghese" di Guccini, solo che è più emotiva e meno cerebrale, puro stile Dalla. "Trapiantoperso" è un grido accorato di sgomento e dolore, è il momento dell'abbandono alla vita, nel testo c'è un altro ciao, ma è un ciao già più definito, un ciao all'irregolarità del vivere. "Born to be alone" è la solitudine, la sfida di un uomo ad autorità e divinità. Infine "Hotel" è, con "Ciao", l'altro capolavoro del disco. Poco conosciuta, ma bellissima, dolorosa, inquieta, grigia, liberatoria. Dalla è cambiato ancora, e ad alcuni non piace più. Ma forse lo ha fatto per gioco, o forse per amore.
Elenco tracce testi e samples
01 Ciao (04:38)
C'è stato come un lampo lì
proprio in mezzo al cielo
che era blu cobalto liscio,
liscio senza un pelo
la città sotto era un presepio,
le luci del tramonto
la scia di un aereo,
facevano più bello il mondo
dello sforzo dei poeti,
dei mezzi giornalisti
puttane e kosovari,
poi altri tipi misti
contavano le stelle,
le prime ad arrivare
poi la voce di una vecchia
che salutava tutti quanti dicendo ciao
CIAO
E' la colpa di non so di chi
CIAO
E' la colpa di non so di chi
CIAO
La spiaggia di Riccione,
milioni di persone
le pance sotto il sole,
il gelato e l'ombrellone
abbronzati un coglione,
non l'hai capito ancora
che siamo stati sempre in guerra
anche il 15 a Viserba
in guerra con noi stessi,
tra video e giornali
e noi sempre più lessi
a farci abbindolare
con la nostra indifferenza,
la passione per le cose
che non possiamo stare senza
anche le pericolose
come ad esempio una canzone
mentre la stai cantando
di là qualcuno muore
qualcun altro sta nascendo
è il gioco della vita
la dobbiamo preparare
che non ci sfugga dalle dita
come la sabbia in riva al mare
CIAO
E' la colpa di non so di chi
CIAO
E' la colpa di non so di chi
CIAO
10 1999 (04:25)
E' bruciato
anche l'ultimo fiore
grigio fumo
è il colore del sole
sono solo
in un mondo che tace
finalmente è scoppiata la pace
aspettavo
che venisse il momento
ora parlo
solamente col vento
finalmente
questo mondo è più bello
il fratello
più non odia il fratello
Cosa farò
non lo so
cosa vorrò
niente, niente, niente
Son salito
su di un tram che non parte
sto seduto
come sempre in disparte
non mi piace
tutto quello che dico
ho paura
io mi sento nemico
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di Abraham
Il Lucio malinconico, solo, con il magone, nostalgico, incanagliato, ecco: lui sì. Lui è vero, vivo.
Lucio spesso richiede tempo, pazienza, ma questo già lo sapete.