Risiamo al discorso del Dalla quando ci regalava dischi superlativi, quando con le sue canzoni dava emozioni vere e non arlecchinate come quelle degli ultimi tempi.

Il periodo fra il 1977 e il 1980 è stato per lui una magica era di grande musica e di canzoni e di storie bellissime, tutte raccontate con la sua vena felice e graffiante di quei tempi. In questo album del 1980 Lucio offre forse la sua prova migliore, in tutte le canzoni è al massimo della sua espressività. "Balla balla ballerino" e "Futura" sono le canzoni più famose di questo disco, ma non è su questi pur bei pezzi che vorrei puntare la mia e la vostra attenzione. Preferisco rivolgermi al Lucio Dalla del "Parco della luna", dove viene raccontata la storia di un poco di buono chiamato Sonni Boi, nato a Ferrara, che, nonostante la fama poco raccomandabile e la vita da duro, si ritrova nel parco della Luna con la sua donna Fortuna, oppure a quello dolcissimo della "Sera dei miracoli", una sera da innamorati ambientata nei vicoli di Roma. "Mambo" è una storia di un amore finito male, con rabbia e tristezza ("Non dormo da una settimana per quel cuore di puttana"), "Meri Luis", personaggi e interpreti: il regista, il ragazzo cameriere, la star, il dentista, il taxista, la ragazza con le grandi tette per una storia da cinema, tutti "scaraventati in mezzo al traffico" e con il regista stanco di aspettare che manda "a cagare" la star e gli altri con le loro storie personali di solitudine. "Cara" è forse uno dei picchi di Lucio Dalla, una ballata fantastica dove il buon Lucio, alla fine del pezzo, dà luogo a uno dei suoi vocalizzi tipici, mentre "Siamo dei" è l’ unico pezzo, bello comunque, che sembra un po' messo lì come un divertissement. Ho già detto che delle altre due canzoni si è già detto e scritto di tutto e di più, quindi mi sembra inutile dilungarmi, sono comunque dei pezzi ancora attualissimi, soprattutto "Futura".

Grande Lucio Dalla, dove sei finito?

Elenco tracce testi e samples

01   Balla balla ballerino (05:49)

02   Il parco della Luna (04:58)

03   La sera dei miracoli (05:16)

04   Mambo (05:04)

05   Meri Luis (04:36)

06   Cara (05:39)

Cosa ho davanti, non riesco più a parlare
dimmi cosa ti piace, non riesco a capire, dove vorresti andare
vuoi andare a dormire.
Quanti capelli che hai, non si riesce a contare
sposta la bottiglia e lasciami guardare
se di tanti capelli, ci si può fidare.

Conosco un posto nel mio cuore
dove tira sempre il vento
per i tuoi pochi anni e per i miei che sono cento
non c'è niente da capire, basta sedersi ed ascoltare.
Perché ho scritto una canzone per ogni pentimento
e debbo stare attento a non cadere nel vino
o finir dentro ai tuoi occhi, se mi vieni più vicino.........

La notte ha il suo profumo e puoi cascarci dentro
che non ti vede nessuno
ma per uno come me, poveretto, che voleva prenderti per mano
e cascare dentro un letto.....
che pena...che nostalgia
non guardarti negli occhi e dirti un'altra bugia
A..Almeno non ti avessi incontrato
io che qui sto morendo e tu che mangi il gelato.

Tu corri dietro al vento e sembri una farfalla
e con quanto sentimento ti blocchi e guardi la mia spalla
se hai paura a andar lontano, puoi volarmi nella mano
ma so già cosa pensi, tu vorresti partire
come se andare lontano fosse uguale a morire
e non c'e' niente di strano ma non posso venire

Così come una farfalla ti sei alzata per scappare
ma ricorda che a quel muro ti avrei potuta inchiodare
se non fossi uscito fuori per provare anch'io a volare
e la notte cominciava a gelare la mia pelle
una notte madre che cercava di contare le sue stelle
io li sotto ero uno sputo e ho detto "OLE'" sono perduto.

La notte sta morendo
ed e' cretino cercare di fermare le lacrime ridendo
ma per uno come me l' ho gia detto
che voleva prenderti per mano e volare sopra un tetto.

Lontano si ferma un treno
ma che bella mattina, il cielo e' sereno
Buonanotte, anima mia
adesso spengo la luce e così sia

07   Siamo dei (04:30)

08   Futura (06:06)

Chissà chissà domani
su che cosa metteremo le mani
se si potrà contare ancora le onde del mare
e alzare la testa
non esser così seria, rimani
i russi, i russi gli americani
no lacrime non fermarti fino a domani
sarà stato forse un tuono
non mi meraviglio
è una notte di fuoco
dove sono le tue mani
nascerà e non avrà paura nostro figlio
e chissà come sarà lui domani
su quali strade camminerà
cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani
si muoverà e potrà volare
nuoterà su una stella
come sei bella
e se è una femmina si chiamerà futura.
Il suo nome detto questa notte
mette già paura
sarà diversa bella come una stella
sarai tu in miniatura
ma non fermarti voglio ancora baciarti
chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro
qui tutto il mondo sembra fatto di vetro
e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.
Di più, muoviti più fretta di più, benedetta
più su, nel silenzio tra le nuvole, più su
che si arriva alla luna,si la luna
ma non è bella come te questa luna
è una sottana americana
Allora su mettendoci di fianco,più su
guida tu che sono stanco, più su
in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su
son sicuro che c'e' il sole
ma che sole è un cappello di ghiaccio
questo sole è una catena di ferro
senza amore, amore, amore, amore.
Lento lento adesso batte più lento
ciao, come stai
il tuo cuore lo sento
i tuoi occhi così belli non li ho visti mai
ma adesso non voltarti
voglio ancora guardarti
non girare la testa
dove sono le tue mani
aspettiamo che ritorni la luce
di sentire una voce
aspettiamo senza avere paura, domani

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Altre recensioni

Di  JpLoyRow

 "'Futura' è quella che maggiormente è entrata nell’immaginario collettivo."

 "'Cara' è la più bella dell’album, dove la poesia dalliana si fa promotrice di un’idea non scontata di tema poetico alto."