Chissà se le renne di Babbo Natale dopo aver fatto visita nelle lande ghiacciate in Islanda, essere passati per Reading, conoscono la strada per arrivare fin giù a Melbourne, terra natia dei Lunaire per consegnar loro i doni.

Non si hanno molto notizie in realtà, ma nel curriculum musicale troviamo una breve collaborazione a quattro mani con gli shoegazers Airs di San Francisco e un ep.

Sicuramente a primo impatto “Dreams and Inbetweens” salta all’occhio per la splendida ed evocativa copertina, che ci fa tornare un po’ tutti bambini sognatori. Se ci fosse un best artwork 2014, i Lunaire scalerebbero a mani basse la classifica.

Riguardo il disco, ricordo l’iniziale entusiasmo un annetto fa quando lo sentii per la prima volta e li misi in alto nella mia personale classifica 2014, salvo poi pian piano metterli di lato, fino a dimenticarmi di loro e depennare il loro dream-pop/shoegaze gentile e romantico dalla mia lista dei ricordi.

Del resto a chi non piace praticare questo sport: come ogni fine anno puntuali insieme a uva passa e pandori, lenticchie e cotechino, impanate e focacce arrivano le classiche classifiche musicali di fine anno in cui ognuno di noi può giocare ad essere Dio. Classifiche professionali o singole, spesso stereotipate da un certo “vento”, di sicuro di difficile decifrazione e reale analisi.
Su quale parametri l’inquilino della 4° merita di più dell’amico della 6°? Numero di ascolti complessivi? Tempo di resistenza sull’ipod? Potenza dei singoli episodi? Esiste una qualche obiettività? Direi di no.

E dunque riecco che ritornano a farmi di nuovo visita a distanza di tempo i Lunaire, facendomi capire che pur non essendo probabilmente il disco dream-pop/gaze dell’anno, questo cielo stellato promette bene sia nei momenti più dreamy (“Stars”), che in quelli più ambientali-strumentali (“The Distance Between Us”) o nel momento più elettrico (“Goodbye”) inducendomi a riflettere sul mio futuro guardando la copertina prima e affacciandomi un attimo dopo sul balcone con lo sguardo deciso rivolto verso l’alto, sperando che da quel magnifico ed illuminato cielo possa piovere un po’ di fortuna che conduca dritti una nuova e meravigliosa alba reale.

Nel frattempo che l’omino con la barba si attrezzi per questo lungo viaggio, son loro a fare a noi un regalo mettendoci a libera disposizione tra le mani la loro tenera creatura.

Lasciatevi trasportare da un oceano blu di fantasie e buoni sogni a tutti.




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