Prima i numeri: "Squeréz" esce il 30 novembre 1999. E', dunque, l'ultimo disco pop italiano del decennio, del secolo e del millennio. Tutti i singoli estratti rimbalzano ovunque nei primi mesi del 2000, e quindi diventa, come una nemesi, il primo disco pop italiano del nuovo decennio, del nuovo secolo e del nuovo millennio. A cavallo tra il passato e il futuro, strano scherzo del destino. Ad oggi, 27 settembre 2025, ha totalizzato 17 (!) dischi di platino e risultò, nel 2000, il terzo disco più venduto in Italì dopo "1" dei Beatles e "Supernatural" di Santana. Nel 2001 uscì in versione spagnola per il mercato latino e stravendette pure lì (un fuoco di paglia, ma redditizio).
Ora, è difficile spiegare a chi non c'era o a chi era già grandicello cosa fu il fenomeno Lùnapop, durato un disco, due annetti e subito dissoltosi in cometa (Jannacci mi perdonerà). Io avevo 16 anni e avevo l'età giusta per capirli, amarli e ripudiarli. Questi 5 giovanotti bolognesi (occhio gente, a Bologna, e lo so per esperienza personale, i Lùnapop sono ancora una specie di istituzione) che avevano solo 19 anni (e dunque erano come noi, e noi eravamo come loro: felpone larghe e gel in abbondanza) la cui teoria di vita era ragazze, vespa, ballotta, bar, discoteche e "la scuola non va" ci piacevano un sacco, e piacevano un sacco pure alle ragazzine che vedevano in Cremonini l'equivalente di ciò che vedeva la generazione prima in Simon Le Bon. Ma questo Cesare, cresciuto a lasagne e tortellini, era roba nostra, italiana, quindi meno lontano, inaccessibile; nessuno, dico nessuno, avrebbe immaginato ciò che avrebbe potuto produrre dopo, non capolavori ma dischi (soprattutto musicalmente) corposi e tutt'altro che stupidi, nel 2000 era solo il leader di un gruppetto di scalmanati dediti al sano divertimento (come quel Jovanotti di una decina d'anni prima, nel 1999 già assurto al ruolo di santone) nonchè protagonisti di una sit-com dimenticatissima dal titolo "Via Zanardi, 33" (ma eravamo già nel 2001 col gruppo ormai in totale disfacimento e, per inciso, Via Zanardi è una delle vie più anonime di Bologna).
"Squeréz" (merda, scorreggia) è un disco strano, ascoltato oggi non pare avere 26 anni sul groppone, ne dimostra molti di più. Tutto il lato A è un fuoco di fila di singoloni che tra radio, tv e pubblicità hanno fatto la storia del pop radiofonico italiano che non è esattamente una buona notizia, dato lo stato comatosa in cui versava (e versa) il pop radiofonico italiano. Non credo abbiano bisogno di spiegazioni brani come 50 Special; Qualcosa di grande; Vorrei (mamma mia la TIM!); Se ci sarai; Un giorno migliore (rubacchiata a "Better day" degli Ocean Colour Scene (l'inizio è uguale, il titolo anche, poi il resto no, però insomma...), meglio soffermarsi sul lato B contenente brani di cui nessuno ricorda più l'esistenza. Di alcuni per fortuna: "Silvia stai dormendo", che chiude l'album, è un casino infernale che pare vogliano scimmiottare l'hard rock (aiuto); "Cara Maggie" è imballata e suona maluccio; per tacere dei testi, alcuni veramente scemi (quello di "Niente di più" che oscilla tra polverine magiche e il fatto che lei l'abbia lasciato e lui gli auguri di ridere ed essere felice, sì vabbé ciao core), però, qua e là, si scorgono delle cose che sorprendono, e sono proprio quelle cose che a 16 anni non notavi e che, anzi, passavi oltre. Il saltellante andamento di "Metrò" è, mi verrebbe da dire, delizioso; eppure ancora più interessante è la (quasi) complessa costruzione armonica di "Zapping", che scritta e pensata dai dei 19enni è abbastanza incredibile (certo, poi Mozart componeva opere a 3 anni, grazie al cacchio, ma qui stiamo parlando dei Lùnapop).
"50 special" è una canzone di cui si è detto tutto, e anche troppo. Mi fa sempre un po' di tenerezza pensare che questo brano, un anno prima dell'uscita, fosse già stato ascoltato dalla commissione d'esame all'esame di maturità sostenuto da Cremonini il quale, a suo dire, non studiò nulla, passò a culo l'esame ma in tale sede fece ascoltare, voce e chitarra, una canzoncina che sarebbe diventata, appunto, un hit micidiale l'anno successivo.
Ma com'è, al dunque, questo "Squeréz"? Poca roba, però, nel mio caso, l'effetto nostalgia è terribile, perchè capisco che c'è chi a 16 anni visse nell'epoca dei Beatles, degli Zeppelin o, anni dopo, di Michael Jackson e Prince, e quindi a noi figli degli anni '80 ci è capitata in sorte l'ascolto dei Lùnapop in età adolescenziale, però questo è. Al pari degli 883 non posso volergli male, certo analizzando il tutto con il pregio dell'età erano, in gran parte, delle belle ciofeche, con qualche cioccolatino buttato qua e là. Dai, sarebbe 1,5 il voto giusto (ah, se su Debaser ci fossero i mezzi voti) causa troppe, troppe ingenuità presenti nel disco, ma l'alibi è di ferro: avevano solo 19 anni. E all'epoca mi hanno pure fatto divertire (per decenza non riporto come al liceo storpiammo il testo di "50 special" in versione simil-porno), quindi diamogli 2 stellette.
Però, appunto è difficile spiegare quel fenomeno a chi non aveva l'età giusta. Mia moglie, ad esempio, che nasceva in quegli anni (e che è rockettara inside) non ha mai capito come a noi pischelli dell'epoca potessero piacere questi ragazzotti al ragù. E mio padre, invece, che all'epoca di anni ne aveva 50 anni tondi tondi, non capiva perchè io volessi imitarli nei modi e nell'abbigliamento; ovviamente lui, che da giovane pareva il sosia di Charlie Watts. Ah bè certo, a lui andò meglio: vuoi mettere le pietre rotolanti con la squerez?
P.S.: la copertina è una delle cose più brutte mai viste di sempre.
Elenco tracce testi e video
01 Qualcosa di grande (04:27)
Cos’è successo sei scappata
Da una vita che hai vissuto
È una storia che hai bruciato
E ora fingi che non c’è
Cos’è successo sei cambiata
Non sei più la stessa cosa
O sei ancora quella che
É cresciuta insieme a me
Cos’è successo sei scappata
E con te anche la mia vita
Lo cercata lo cercata
E l’ho trovata solo in te, ma
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non potrai cambiare mai
Nemmeno se lo vuoi
ma
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non puoi scordare mai
Nemmeno se lo vuoi
Cos’è successo sei caduta
Sei caduta troppo in basso
E ora provi a risalire
Ma è la fatica che non voi
Cos’è successo la fortuna
Non ti ha mai abbandonato
Ma ricordati il destino
Non ti guarda in faccia mai
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non potrai cambiare mai
Nemmeno se lo vuoi
ma
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non puoi scordare mai
Nemmeno se lo vuoi
Adesso cosa fai
Che cosa inventerai
Per toglierti dai guai
Dov’è andrai
Adesso cosa fai
Che cosa inventerai
Puoi fingere di più
Come farai
Cos’è successo la tua luce
La tua luce si è oscurata
Con qualcuno che conosco
Che t’ha portata vi da me
Cos’è successo la tua stella
La tua stella si é eclissata
E ora provaci dal’ buio
A brillare senza me
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non potrai cambiare mai
Nemmeno se lo vuoi
ma
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non puoi scordare mai
Nemmeno se lo vuoi
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non puoi scordare mai
Nemmeno se lo vuoi
C’è qualcosa di grande tra di noi
Che non potrai cambiare mai
Nemmeno se lo vuoi
Se lo vuoi
(Nemmeno se lo vuoi)
(Se lo vuoi)
02 Un giorno migliore (04:10)
Cosa mi aspetto dal domani?
Di sole in faccia no,
ma in fondo io ci spero ancora.
Che tu ci sia nel mio domani
E se ti incontrerò,
spero di sfiorare le tue mani
Soli eppure in mezzo alla gente io e te,
riscaldati dal calore di una "Benson and Hedges"
Se mi vuoi,
domani sara' un giorno migliore vedrai...
Se mi vuoi,
domani sara' un giorno migliore vedrai!
E cosa dire di noi forse che in fondo non importa se tu mi vuoi.
Cosa mi aspetto dal domani
Beh credo che sia giusto dirti che non voglio niente senza te
E tu sei molto di piu' di quello che tu sai
Sei sole e pioggia negli inverni miei
Se mi vuoi,
domani sarà un giorno migliore vedrai
se mi vuoi,
domani sarà' un giorno migliore vedrai!
Aspetta almeno un minuto,
non dirmi che non mi vuoi
devo trovare un appiglio,
prima che tu te ne vai da me.
Ohh... Apri le tue ali e vola via con me...
Cosa mi aspetto dal domani?
Di sole in faccia no,
ma in fondo io ci spero ancora.
Che tu ci sia nel mio domani.
E se ti incontrerò,
spero di sfiorare le tue mani
Soli eppure in mezzo alla gente io e te,
riscaldati dal calore di una "Benson and Hedges". Se mi vuoi,
domani sara' un giorno migliore vedrai...
se mi vuoi,
domani sara' un giorno migliore vedrai!
06 Se ci sarai (03:52)
Se ci sarò se ci sarai
saremo come gli occhi tuoi
La musica alzerà i toni
e forte in alto brillerà
accenderà luci e colori
e nel mio cuore esploderà
solo per te....
Se non ci sei o non ci sarai
la nebbia fitta scenderà
la pioggia spegnerà i colori
la notte buia calerà
oscurerà luci e colori
e nel mio cuore esploderà
solo per te..
Sei come un onda che ribatte e sbatte dentro di me
mi hai già portato al largo dove un appiglio non c'è
non posso più tornare indietro: non conosco la via
non voglio più tornare indietro e stare
senza di te, io non potrei....
senza di te, io non potrei....
Se non ci sei o non ci sarai
la nebbia fitta scenderà
la pioggia spegnerà i colori
la notte buia calerà
oscurerà luci e colori
le mie emozioni quelle no
spero di no......
Sei come un onda che ribatte e sbatte dentro di me
mi hai già portato al largo dove un appiglio non c'è
non posso più tornare indietro: non conosco la via
non voglio più tornare indietro e stare
senza di te, io non potrei....
senza di te, io non potrei....
Non posso più tornare indietro e stare senza di te,
Non voglio più tornare indietro e stare senza di te,
Non posso più tornare indietro e stare senza di te,
Non voglio più tornare indietro e stare senza di te,
Non voglio più tornare indietro e stare senza di te,
io non potrei....
Non voglio più tornare indietro e stare senza di te
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Altre recensioni
Di Sallu
Questo cd fa così schifo che non c'è neanche gente che lo voglia copiare...
Era meglio se lo pubblicavano direttamente vuoto questo cd, da riscrivibile sarebbe stato molto più utile.
Di TONI E FURMINI
"...Se Povia vince il Festival di Sanremo con una canzone sui piccioni, questa non è proprio una cazzata."
"Squerez, nonostante la musica e la copertina che sembra raffigurare Giulio Andreotti in crisi epilettica è sicuramente molto meglio di tutti cd messi insieme dei vari Blue, Gemelli Diversi, Lee Ryan, Zero Assoluto ecc..."
Di lillaccioaledetto
Questo 'lavoro' non manca completamente di dignità.
Chissà... magari un giorno, passata la gioventù, rifletterà e sfornerà un ottimo cd che ripeto, è ampiamente alla sua portata.