Q, Luther Blissett (Ita) 1999. Edizioni Einaudi (Qui puoi scaricare il libro legalmente)

 

Chi è Luther Blissett?

Tra gli anni '80 ed i '90 con lo pseudonimo "Luther Blissett" un numero imprecisato di artisti, esponenti delle più disparate espressioni e provenienti da ogni parte del globo, firmarono numerose opere: il filo che le legava insieme era una spiccata predisposizione per la critica contro i Mass-Media ed il conseguente tentativo di controcultura nei confronti del sistema di informazione vigente negli stessi. Oltre a pubblicazioni di carattere artistico sotto la stessa "egida" in quegli anni vennero compiute varie opere di sabotaggio e scherzi (in Italia soprattutto per protestare contro le leggi sul Diritto d'Autore: qui una lista delle azioni compiute). Il nome fu preso da un attaccante inglese del Milan degli anni '80 (famoso per i goal sbagliati). Qui il Sito del Luther Blissett Project.

Chi è il Luther Blissett di "Q"?

Sono 4 scrittori bolognesi: Giovanni Cattabriga, Luca Di Meo, Roberto Bui e Federico Guglielmi che si autodefinirono come "nome multiplo sotto il quale agisce programmaticamente un nucleo di destabilizzatori del senso comune". Dal 2000 lo pseudonimo usato (per opere collettive e "soliste") è quello di "Wu Ming" che vede coinvolto pure un quinto scrittore: Riccardo Pedrini (Wu Ming 5) e durante il 2008 dal collettivo è uscito Luca Di Meo (Wu Ming 3). Tutte gli scritti del progetto Luther Blissett/Wu Ming sono sotto Licenza Creative Commons e sono quindi liberamente scaricabili dal loro Sito e riproducibili senza scopi commerciali. (Tutti i loro libri recano la scritta: « Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica, purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta.»)

Ma cos'è "Q"?

"Q" è il nome del primo (e per ora ultimo) romanzo scritto dal collettivo con il primo pseudonimo e, citando gli stessi autori, è d'obbligo dire che "la giusta attribuzione del libro deve andare all'intero universo comunicazionale definito dall'uso del nome multiplo". Il genere è quello del romanzo storico e d'avventura. Il titolo deriva dal nome in codice di uno dei personaggi (il secondo più importante dopo il protagonista) e cioè la spia antagonista: Q, appunto.

Qual'è la trama?

"Q" si svolge tra il 1518 ed il 1555 e ha come protagonista un anabattista di origine tedesca (di cui non viene mai svelato il vero nome) che durante quegli anni partecipa direttamente od indirettamente a tutti gli eventi legati alla Riforma ed alla Controriforma. A contrastarlo, a sua insaputa per gran parte dell'opera, una spia messa alle calcagne dei primi movimenti protestanti dal Cardinal Carafa (personaggio realmente esistito come la maggior parte degli altri citati nel libro). Le vicende si svolgono tra la Germania, l'Olanda e l'Italia e brevemente nell'Impero Ottomano. La narrazione segue la formazione umana e spirituale del protagonista dalla giovinezza ribelle e rivoluzionaria fino alla maturità decisamente più diplomatica.

La Struttura, com'è scritto "Q"?

Il romanzo è diviso in tre parti che seguono i momenti principali degli avvenimenti storici (realmente accaduti) di quell'epoca: "Il Coniatore" vede il protagonista affiancare il pastore riformatore Thomas Müntzer dalle prime predicazioni fino alla disfatta di Frankenhausen (1525); La seconda parte "Un Dio, una fede, un battesimo" è caratterizzata dal racconto, ad Eloi, un eretico di Anversa, del protagonista sulla ribellione di Munster (1535); Ne "Il Beneficio di Cristo" la trama si sposta in Italia e vede gli attori muoversi nel decennio che vede in opera la fase finale della Riforma fino all'accordo di Augusta (1555). La tecnica narrativa prevede l'uso della voce narrante del protagonista e l'azione viene raccontata, a seconda del momento, sia al presente sia con l'uso di flash-back, alternando le due fasi in modo non lineare. Sono presenti inoltre momenti in cui a parlare è Q in persona: dapprima tramite la corrispondenza con il suo mentore, Carafa, e man mano che l'opera si sviluppa appaiono pure brani del suo diario personale.

Quali sono le implicazioni storiche di "Q"?

Fin dal suo apparire "Q" ha fatto molto discutere perchè non è difficile intravedere nelle vicende narrate un singolare parallelismo con la storia finale del ventesimo secolo (dal '68 fino alla Guerra per la "liberazione" del Kosovo nel '99) con pesanti critiche (nella tradizione dello pseudonimo usato) all'utilizzo del sistema mediatico da parte dei detentori del potere politico ed economico del mondo. Non bisogna dimenticare però che "Q" è soprattutto un romanzo di "cappa e spada"con tutte le caratteristiche principali del genere in bella mostra (compresa una certa ingenuità, voluta comunque, narrativa) e i principali riferimenti vanno colti sicuramente in Salgari e Dumas. Dunque come tale chi scrive consiglia di leggerlo: poi ognuno può comunque vederci tutta la politica che vuole...

Hai ancora qualcosa da dire?

"Q" è stato uno dei libri italiani più di successo negli ultimi anni: tradotto in dieci lingue a quasi un decennio dalla sua pubblicazione continua a catturare tutt'ora nuovi "adepti" che lo eleggono a vero e proprio libro di culto. Una cosa curiosa da dire è che inizialmente molti credevano che dietro lo pseudonimo si nascondesse Umberto Eco anche quando lo stesso scrittore alessandrino fornì la smentita ufficiale.

Devi salutare qualcuno?

Tutti gli uomini di buona volontà (ed infinita pazienza)

Mo.

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