Quando la malinconia, l'angoscia, la solitudine pervadono il mio animo, quando la tristezza regna sovrana nei miei momenti più bui nel cercare rimedio alla mia misera esistenza costretta a vivere in un mondo nel quale la corruzione, l'iprocrisia e il manifestarsi del male sono disgregati in maniera tale da essere presumilbilmente fonte di ogni disperazione, esiste talvolta un'arte una musica un qualcosa che attira la mia attenzione, un qualcosa su cui posso sempre contare, un qualcosa di misterioso di incantevole e macabra armonia che con fare missionario espiona la mia anima e la trascina in un luogo lucube un sogno dal quale non vorrei mai più svegliarmi. Lux Occulta "Dionysos", si era questo il sogno a cui facevo riferimento. Essi sono un gruppo non tanto celebre alla massa, ma non per questo sinonimo di degrado o semplicemente di sfiducia. Anzi essi rendono la musica un qualcosa di unico nelle loro composizioni.
Direi quasi introvabili visto il genio dei Lux va oltre ogni immaginazione. Un gioiello su cui solo in pochi eletti riescono ad intersecarsi nelle meandre e funebre complessità compositive e melodiche di questo che forse ha segnato l'ascesa della band e forse il loro più grande capolavoro. Un misto un'eccezionale fusione tra Avant-garde metal, progressive e puro black metal sinfonico. Tale magnificenza traspare in "Dionysos" in tutta la sua interezza, abbiamo passaggi maestosi e complessi come solo il buon prog può regalarci fino a viaggiare nell'aggressivo mondo dell'estremo com scale ritmiche e tempi mistici da far raddrizzare i capelli. Qui il vero stile e genialità della band. Ma ora il sogno inizia mi trovo spaesato come un pesce fuor d'acqua, ad un tratto sento un pianoforte delle dolci dita che accarezzano lo strumento,siamo alla prima traccia del disco "The Birth Of The Race" l'atmosfera cambia il paesaggio diventa nero, sembra di scendere nelle tenebre, passaggi asfissianti batteria e chitarre potenti uso spropositato di quest'ultimi un grawl aggressivo come un demone pronto a possederti, un messaggio subliminare un'opera infinita, incessante, poi il suono comincia a prendere un tono sinfonico atmosfera decadente e trascendentale come un oceano di anime dannate, la sinfonia è l'andante che ci induce a "Blessed Be The Rain" dominatrice di emozioni sovrastanti, grawl sempre acceso uso volteggiante suadente e deciso degli strumenti reduci dall'ebrezza dei toni epici della famiglia degli archi con un pizzico di tastiera la quale rende il brano ancor più incessante.
Il sogno prende una piega diversa ad un punto le risonanze cominciano ad essere lande lucube nell'accostarsi in "Chalice Of Lunar Blood" una voce tremante stimola soffocamento come un lascia passare nelle porte dell'inferno nelle paludi piu viscide dell'ade. Chitarre messe al servizio delle melodie sembrano quai ricalcare le caratteristiche del Doom nebbiose e talvolta toccanti, una danza profeta nell'idrolatare qualche dio, un sacrificio redatto in musica, il vero capolavoro del disco. Il mio viaggio continua verso l'oscuro un tunnel di padronanza asfissiante potenza allo stato puro nel tenebroso mondo del Black Metal, ma da lontano un suono dolce come un bagliore di luce nell'oscurità. Un flauto che intercede con tutta la magia del pezzo, un cantato grawl da paura un timeo che culla la mia esistenza un urlo contro il mondo nostrano madre di tutti i mali. Adesso sono pronto per tuffarmi al di là del tunnel, "Ecstasy And Terror" la mia salvezza, di nuovo le atmosfere tipiche del sinfonismo e dell'incanto che questo gruppo riesce a trasmettere. Purtroppo il sogno sta per concludersi sono arrivato all'apice "Upwards To Conquer Heaven" il mio Postludium il mio Requiem la forma dell'utopia in relazione alla fusione tra un Metal decadente e apocalittico con cornice orchestrali ripercorse dall'ennesima sovrastazione dell'epicità nelle strutture operistiche apportate alla magnificenza che "Dionysos" riesce a trasmettere.
Non voglio più uscire da questa favola non voglio intercedere ancora con la realtà, voglio essere per sempre rinchiuso in "Dionysos" nella sua monumentale arte.
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