Ed il 2007 inizia con una sorpresa, con un regalo.

La Stones Throw, etichetta di punta e di culto per quanto riguarda l'hip-hop e la black di qualità negli Stati Uniti, per la prima di settimana di gennaio ha dato la possibilità a chiunque di scaricare gratuitamente questo lavoro dal suo sito. Lavoretto piuttosto interessante che presenta una coppia inedita: quel geniaccio di Madlib alle basi e Talib Kweli alle rime.

Sin dalla prima traccia si può riconoscere lo stile di colui che forse è il miglior beatmaker in giro da un lustro ad oggi: suoni rifiniti e chic, l'irrinunciabile e leggero fruscio del vinile sul piatto e soprattutto un groove grasso e funk duro e carnoso come solo lui riesce a crearne. Il beat è sempre irresistibile ed implacabile, ma non grezzo e banale: sentite il controtempo aggressivo e vagamente futurista di Over The Counter oppure il fascino vintage di Happy Home, entrambi i pezzi capaci di mangiarsi in un sol boccone le produzioni danarose che infestano la televisione e la radio. Dal canto suo Talib Kweli fa il proprio sporco mestiere senza sbagliare nulla, grazie ad una presenza scenica non ingombrante ed un flow arrabbiato ma non invadente.

I pezzi sono tutti di ottima fattura, sia quando il mood si fa più lascivo (su tutte la languida Soul Music, ed il titolo è già un programma) sia quando il ritmo si fa più serrato (per esempio Funny Money). Forse l'unica a non convincere è la conclusiva What Can I Do, ma soltanto perché il nostro Madlib l'aveva già utilizzata all'interno di quel meraviglioso affresco dal nome 'The Beat Konducta'.

Chiaro, questo 'Liberation' non è un'opera imprescindibile (se è il classico che cercate andate a rispolverare MadVillainy oppure il già citato 'The Beat Konducta' Vol. 1-2): spesso si ha l'impressione di un divertissement di gran qualità, ma non stiamo qui a lamentarci. Una volta che il disco ha iniziato a girare la mezz'ora passa in maniera più che godibile e, soprattutto, a caval donato non si guarda in bocca.

 

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