I Magdalena Bay l'hanno fatta grossa un'altra volta.

Il loro album d'esordio Mercurial World è, a mio modesto parere, uno dei migliori del 2021: un mix di synth e dance pop soave e al tempo stesso incredibilmente catchy (su tutte Hysterical Us), dove trova spazio anche una splendida canzone romantica come Prophecy.

Nove giorni fa il duo losangelino (Matthew Lewin e l'ineffabile Mica Tenenbaum), maestro dell'estetica DIY, è tornato con un album che sconfina nel filosofico e parla di una versione più elevata di sé raggiungibile mediante il fantomatico disco immaginale, oltre a un alieno, True, che deve scoprire cosa vuol dire essere umani. Un album che rinuncia in parte ai ritmi dance per esplorare altri territori, dalla psichedelia (Love is Everywhere) allo sperimentalismo filo-generazione Z dell'opener; un album meno immediato, più denso, stratificato, che segna quell'evoluzione che ci si aspetta da una grande band. Unico difetto, forse, una lunghezza lievemente eccessiva.

Può bastare: è mia convinzione che la musica non vada spiegata, ma ascoltata: si dà un consiglio, una dritta e poi si vedrà...

Sarei sorpreso se non fosse il mio disco dell'anno.

Alla prossima.

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