Survival Blog. Cronache da un altro mondo: 7 dicembre 2015
(Avviso ai naviganti: prima di iniziare a leggere questa pagina di diario, è bene andare a guardare qui, dove è spiegato ciò di cui si tratta)
7 dicembre 2015
È stata una scena orrenda. Solo ora riesco a scriverne. Avevo già le chiavi in mano quando ho sentito i rumori. Sono uscito sul pianerottolo e … è stato un attimo e Luca, l'inquilino del piano di sopra, è comparso dalle scale. Scappava inseguito da Laura, la moglie. A Luca mancava un braccio dal gomito in giù, e lasciava una scia di sangue sui gradini. Laura veniva dietro, aveva in mano il braccio del marito, i capelli scarminati ed era completamente nuda; aveva la pelle itterica.
Sono rimasto impietrito, con la mano sulla maniglia della porta, non riuscivo a pensare a niente. Ho rischiato quando Laura (in quel momento l'ho rivista con le due figlie, bionde come lei, accompagnarle per mano a scuola), si è fermata sul ballatoio, a due metri da me, e mi ha fissato. Erano i suoi occhi a fare la differenza più che la sua nudità. Mi ha sorriso, un sorriso di cortesia, come sempre nei nostri incontri, ma carico di follia. Poi ha rivolto lo sguardo verso il marito che scappava e con un grugnito ha ripreso a inseguirlo. Si è formata una pozza di sangue nel posto dove si era fermata. Dopo qualche secondo ho sentito un urlo e rumore di ossa spezzate.
A quel punto, avevo preso coscienza di una cosa: avevo incontrato i Gialli, li avevo visti all'opera.
E allora ho cominciato a tornare su questa terra e con un balzo a piedi uniti sono tornato in casa; ho chiuso la porta d'ingresso, sbarrandola con la cassapanca. So che non servirà a molto se una forza della natura come l'essere di prima dovesse decidere di farmi una visita per sentire che sapore ho. Ma mi fa sentire più sicuro.
Sono passati diversi giorni e mi sveglio ancora di notte con la visione del braccio di Luca in mano alla moglie e quel rumore di ossa rotte.
Per questa volta è tutto.
Spero di poterti dare altre notizie.
Vorrà dire che sono ancora vivo.