Survival Blog. Cronache da un altro mondo: 10 dicembre 2015
(Avviso ai naviganti: prima di iniziare a leggere questa pagina di diario, è bene andare a guardare qui, dove è spiegato ciò di cui si tratta)
10 dicembre 2015
Non posso più far finta di non sapere quello che sta accadendo dietro quella porta.
L'ho visto coi miei occhi. Anzi i miei occhi hanno visto in quegli occhi la cosa che ha preso il posto di Laura, o che la abita, ancora non lo so. Non so se Laura è la dentro, da qualche parte, che lotta per liberarsi, come una posseduta; o se quella cosa è ormai Laura, completamente sostituita, soggiogata, senza più voglia di combattere.
Come quando vedevo mio padre prima e mia madre poi: tutti e due nascondevano nel corpo che ho sempre conosciuto, magro, ossuto, quel male che mangia la carne, e non lo vedi direttamente; ne scopri solo i segnali esterni, ma non lo puoi guardare negli occhi e dirgli: cosa fai li dentro? Lasciali in pace, brutto porco, lascia stare questa carne stanca.
Ho visto in quegli occhi, quelli di Laura, un animale sogghignante, una iena che pregusta un pasto succulento. E ho visto, o forse ho voluto vedere per un attimo, una donna sconfitta. O forse mi sono sbagliato.
A questo punto devo organizzarmi, devo inventarmi una strategia. Devo cercare di capire cosa c'è veramente là fuori.
Dai blog arrivano notizie diverse.
C'è chi, come Alex, ormai è in fuga da settimane, ha abbandonato tutto e sta scappando forse senza neanche sapere lui da cosa, visto che questa nuova versione del mondo è dappertutto lui vada.
Chi, come Giuseppe altri, si sono stabilizzati e hanno fortificato il proprio luogo, come in un nuovo medioevo. E come in un nuovo medioevo hanno ricominciato a vivere della terra che coltivano, a scaldarsi col calore del fuoco.
Chi, come Edu, ha fatto il salto e ha preferito arrendersi agli infetti, anzi è passato dalla loro parte, abbandonando un'umanità che forse ormai è destinata a mutare, a cedere il passo ad una specie nuova che abiterà e dominerà la terra tra qualche decennio, come dice Ariano.
Devo imparare a capire i segnali, come quelli del cancro di mio padre e mia madre. Se vedo un uomo con un libro in mano, posso essere sicuro che sia ancora della mia stessa natura? I Gialli, gli infetti, hanno ancora un'anima, una personalità? Sono capaci di qualcosa che vada al di la del semplice istinto? O sono solo animali che difendono il loro territorio e hanno come unico obiettivo quello di procurarsi il cibo quotidiano?
Quanti interrogativi!
Ho messo lo stereo a volume basso per evitare che orecchie che non dovrebbero sentano che qui c'è musica. Ad un infetto verrebbe mai in mente di ascoltare Archie Sheep, come me in questo momento, per il semplice gusto di farlo, di farsi trascinare dal suo sax? Ascoltare musica è un segnale che lì c'è un essere umano?
Devo imparare a capirle queste cose. Devo imparare a capire cosa significa essere sano ed essere infetto, non solo fisicamente.
Tu che sei lì fuori, in rete, che mi leggi, mi puoi aiutare?
Ne va della mia vita.
(un aggiornamento: ho trovato questo sul blog di Alex. È impressionante. Guardatelo solo se avete uno stomaco forte. Attenzione, è tutto vero, diffondetelo il più possibile, tutti devono sapere.)