Qualcosa di bello

Oggi voglio scrivere un editoriale che è una leccata di c… di Debaser di dimensioni stratosferiche.

Esplicita e diretta, non come altre del passato fatte da queste pagine, troppo timide e introverse.

Un po’ me ne vergogno.

Prego tutti di fornire una giusta risposta a questo mio atto subdolo e ruffiano.

Questo agosto, almeno dalle mie parti, e’ proprio strano.

Sembra che un gruppo fisso di nuvole con il maldipancia stiano costantemente pronte con il pantalone abbassato a scorreggiarci in testa aspettando che passiamo sotto ad una ora fissa del giorno, di solito quella di pranzo.

Per poi di solito divertirsi a pisciarci addosso qualche goccia di pioggia più calda dell’aria che respiriamo.

Ci sono nuvole e nuvole, non c’è che dire, come le persone.

Spesso, per ingannare il tempo e capirci qualcosa di più, mi trovo in questi giorni di ferie, nell’attesa dell’appuntamento con le nuvole, a navigare sui profili Facebook di politici molto di moda in questo periodo.

Ne esco di solito a pezzi, di solito le cose funzionano così.

Il politico scrive una cosa.

Il primo lettore fa un commento di apprezzamento su quanto scritto dal politico e di esaltazione del politico stesso.

Tutti gli altri a seguire si affrettano a scrivere:

“Vedi sopra”.

Vorrei tanto scrivere un commento che passi sufficientemente inosservato del tipo “scemo chi scrive”.

E tutti gli altri pappagalli che continuano a scrivere:

“Vedi sopra, vedi sopra, vedi sopra…”

Sarebbe molto divertente.

Tutto questo per dire che altrettanto spesso mi trovo a navigare su Debaser, e a scrivere anche qualcosa.

Anche qui ci sono tanti utenti, come su Facebook.

Ognuno ha le sue convinzioni, i suoi gusti, ed anche i suoi problemi.

Io ad esempio sto scoprendo che ho davvero troppi capelli grigi (vabbè, bianchi) per la mia età, tanto da trovarmi ad invidiare chi di capelli non ne ha proprio.

Ma poi, pensandoci, e’ come invidiare chi è morto giovane perché così rimane giovane e bello per sempre.

Non tutti andiamo d’accordo, di solito non ci accodiamo con un "vedi sopra" di ordinanza al commento del primo arrivato.

Non ci sono politici social 2.0 con la loro corte.

Possiamo parlare liberamente senza timori di essere linciati.

Di solito, come ha scritto splendidamente un utente, ci si stima anche fra quelli che si stanno sul cazzo.

E così può anche capitare che due utenti con sensibilità diverse si trovino a scoprire, a condividere e apprezzare, seppure separatamente nello spazio-tempo, una situazione e un esperienza simile, con la musica solo sullo sfondo.

Utenti con sensibilità diverse un po’ come il tenente Dan e Forrest Gump sulla barca per pescare i gamberi in mezzo al mare, sotto la pioggia e il temporale.

E a riuscire, grazie a quella esperienza, a fare pace con Dio, come il tenente Dan nel film.

E a trovare qualcosa di bello anche in quelle nuvole dispettose.

Anche per questa piccola cosa, grazie Debaser.

E’ tutto.


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