5 Visionari.
5) Moondog Moondog — Bird's Lament (1969)
Non servono gli occhi per guardare lontano.
E Louis Thomas Hardin vedeva lontano. Filosofo, poeta, musicista, inventore; il "vikingo della sesta avenue" non sopportava steccati, muri, regole e vestiti scomodi.
Creò una musica inaudita (nel senso di mai udita), misto di jazz, musica colta occidentale, canti dei nativi americani, filastrocche infantili, rumori di strada....
Minimalismo, exotica, world music, rumorismo, avantgarde, prima che nessuno di questi termini avesse ancora un significato e senza che nessuno di questi lo potesse definire.
In fondo era solo folk dell'umanità, musica popolare per popoli senza identità.
E, siccome questa musica non era mai ancora esistita, dovette inventarsi gli strumenti per suonarla: la trimba, lo Ooo-ya-tsu e tanti altri.
E la suonò per strada perché, se hai davvero qualcosa da dire, alla gente glielo vuoi dire ad uno ad uno, guardandoli in faccia.
Anche se non li vedi.

Dedicato a Stephen Hawking che ha viaggiato per l'Universo infinito prigioniero di una sedia a rotelle così come Louis Thomas ha scrutato la profondità dell'animo umano senza avere bisogno degli occhi.
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