6.Socialismo e barbarie
L'ingresso nella major Virgin porta nel sound CCCP una serie di novità. La potenza punk degli esordi rimane praticamente intatta ma a livello melodico si ha una vertiginosa evoluzione e i testi di Ferretti cominciano a maturare.
L'inizio è geniale:una cover con un testo differente dell'Inno dell'Unione Sovietica. Già con questo prologo si può catalogare Socialismo e barbarie come un capolavoro, ma per fortuna c'è anche il resto. Il lato A è una scarica punk degna dei migliori CCCP, una serie di classici che danno la carica:Tu menti e Stati di agitazione rimarranno per sempre tra i pezzi migliori della band ma anche Per me lo so e Rozzemilia hanno veramente tanto da offrire. Dopo la preghiera di Libera me domine altri pezzi-manifesto del gruppo:Manifesto, Sura e Radio Kabul coronano questo eccezionale album, seguono anche le ottime Inch'Allah - Ça va e Oh Battagliero. Però in questo album c'è qualche esperimento interessante ma che alla fine risultano poco riusciti:a parte la già citata Libera me domine, anche Hong Kong col suo andazzo da ninna nanna poteva avere uno sviluppo migliore, ma a parte queste piccole pecche Socialismo e barbarie scorre libero e potente, regalando un'altra ottima prova a firma CCCP
Voto pignolo:8,5
La gemma: Tu Menti
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