Eccoci a "Piazza Uta el Hamman", cuore della medina di Chefchaouen dove convergono le principali stradine che percorrono la labirintica città vecchia nella provincia omonima, della regione di Tangeri-Tetouan-Al Hoceima.

Gli abitanti appartengono alle tribù berbere del Rif e arabi (minoranza). Definita la "perla blù" per via della tipica colorazione azzurra delle sue case, la città era considerata una "città santa", ed era proibita l'entrata agli stranieri.

Tante e fantasiose sono le teorie sulle motivazioni della scelta della caratteristica colorazione blù degli edifici, si sostiene che siano stati dipinti di blù dagli ebrei che volevano dargli il colore del paradiso, mentre secondo altri questo colore serve o a tenere lontane zanzare e mosche.

Chefchaouen fu fondata nel 1471 e la sua popolazione originaria era composta principalmente da esiliati andalusi, sia ebrei che musulmani, provenienti principalmente dalle province di Cadice e Malaga, per questo motivo la parte antica della città ha un aspetto molto simile a quei paesi andalusi, con piccole vie dal tracciato irregolare e gnente...
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#unsardoinmarocco "Nel blù dipinto di blù..."
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