Certi album non sono cosa di tutti i giorni. Certi album ti entrano nelle orecchie, poi nella testa, infine, inevitabilmente, nel cuore. Certe parole si insinuano nell'anima, anche se sono abbozzi, schizzi, pensieri di una vita vissuta (forse) brevemente ma da uomo libero, acuto, mai scontato.

Richard James Edwards, ex chitarrista dei Manic Street Preachers, è stato dichiarato "presumibilmente" morto il 23 novembre 2008. Il suo corpo, dopo la sparizione avvenuta il primo febbraio 1995, non è mai stato ritrovato. Ma prima di sparire nel nulla, Richie ha lasciato un "tesoretto"; brevi pensieri riversati su carta che oggi, nel 2009, i compagni di band hanno deciso di utilizzare come testi per il nuovo lavoro "Journal For Plague Lovers".

Non trattandosi di testi completi o comunque ideati per "appoggiarsi" ad una canzone, i pezzi elaborati per l'occasione da Bradfield e compagni risultano di breve durata, quasi come se fossero lampi che squarciano un cielo buio e nuvoloso.

Jenny Faville in copertina ed "erre" rovesciate di nuovo nel logo, i Manics sfoderano per l'occasione tutta la grinta e la rabbia che mancavano dai tempi della "Sacra Bibbia" in riff di chitarra chirurgici e lancinanti, sì levigati da un certo appeal vagamente ruffiano (anche se la band ha scelto, saggiamente a mio avviso, di non estrarre singoli dall'album), ma pur sempre di una classe assolutamente limpida e cristallina.

Bradfield sfoggia una voce che finalmente graffia di nuovo come carta vetrata, su liriche forti ed incisive come lamette ("If a married man, if a married man fucks a Catholic / And his wife dies without knowing / Does that make him unfaithful, people?"). Il lavoro del superproduttore Steve Albini è sontuoso, riesce a dare un'ottima coerenza di fondo al sound disco mantenendo al contempo le sfumature più interessanti ed inaspettate di ogni singolo pezzo (dal tipico pezzo alla M. S. P. "Jackie Collins Existential Question Time", alla nirvaniana "She Bathed Herself In A Bath Of Beach", sino a sinuose ballad come "Facing Page: Top Left" e "William's Last Words"). Ci sono addirittura ritmati accenni disco, in "Marlon J. D.", oltre a virate punk di grande impatto, vedi alla voce "Peeled Apples" o "Bag Lady" (quest'ultima è però una bonus track).

Non è solo una questione di impatto emotivo, comunque. Questo è un signor disco, in tutto e per tutto, e certifica una volta per tutte la definitiva resurrezione di una delle migliori band gallesi di sempre.

Tracce chiave: "Peeled Apples", "Journal For Plague Lovers", "She Bathed Herself In A Bath Of Bleach", "Facing Page: Top Left"

Elenco tracce e video

01   Peeled Apples (03:32)

02   Jackie Collins Existential Question Time (02:24)

03   Me and Stephen Hawking (02:44)

04   This Joke Sport Severed (03:02)

05   Journal for Plague Lovers (03:45)

06   She Bathed Herself in a Bath of Bleach (02:17)

07   Facing Page: Top Left (02:40)

08   Marlon J.D. (02:50)

09   Doors Closing Slowly (02:51)

10   All Is Vanity (03:30)

11   Pretension/Repulsion (02:05)

12   Virginia State Epileptic Colony (03:21)

13   William's Last Words (04:28)

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Altre recensioni

Di  nickwire2

 “Journal for Plague Lovers è una commemorazione, una elaborazione di questa maledetta bestia chiama disperazione, è un tributo intenso e mai retorico.”

 “I Manics hanno messo i conti a posto... E’ concluso l’ultimo atto, quello più saliente.”