"L'Enigma dei Numeri Primi-L'ipotesi di Riemann, il più grande mistero della matematica" ("The Music of the Primes"), Marcus du Sautoy (Gbr) 2003. In Italia edito da Rizzoli
Durante il congresso internazionale di Matematica, l'8 Agosto del 1900 a Gottinga (Germania), il professor Hilbert propose ai suoi colleghi una lista di 23 problemi che avrebbe dovuto (e poi in effetti fece) segnare la "strada" della scienza durante il secolo appena nato. Pur "toccandoli" (quasi) tutti, il matematico e scrittore, Marcus du Sautoy nel libro in questione descrive la storia di uno in particolare: l'ottavo, il più affascinante (e tutt'ora irrisolto) di tutti. Dimostrare l'Ipotesi di Riemann.
"Dobbiamo sapere, sapremo"(frase incisa sulla lapide di Hilbert: pronunciata, casualmente, nel 1931 il giorno dopo che il logico Kurt Gödel ne dimostrò l'infattibilità, presentando i due Teoremi di Incompletezza)
La storia narrata da du Sautoy in realtà comincia molto prima dell'episodio presentato in apertura di libro: infatti la determinazione di un ordine nella sequenza dei numeri primi è una questione che interessa la Matematica fin dal suo concepimento: ed infatti l'autore non rinuncia a citare le gesta di Eratostene con il suo Crivello, di Euclide e la proposizione 20, contenuta nel IX libro degli "Elementi", e, con un importante, salto temporale pure di Fermat con la sua ipotesi e di Eulero e la sua Teoria dei numeri. Ma il primo (cronologicamente) vero protagonista di questo "romanzo" (non e' un romanzo: poi vi spiegherò il virgolettato...) è Gauss con la sua congettura sul Teorema dei Numeri Primi...
Altri Protagonisti (i principali, non tutti che son troppi da citare, in Ordine Cronologico):
-Dirichlet e Legendre e la loro disputa sull'Ultimo Teorema di Fermat
-ovviamente Riemann e la sua ipotesi (una sommaria descrizione è linkata sopra)
-Hardy, Littlewood e Ramanujan ed il loro lavoro sulla Teoria dei Numeri
-i già citati Hilbert e Gödel
-Siegel, Selberg e Paul Erdos (simpatica di quest'ultimo la storiella del suo Numero) e l'esodo a Princeton
-Grothendieck e l'insieme degli Ideali Primi
Scusandomi se nei tre paragrafi sopra ho commesso degli errori, sia storici che "matematici" (d'altronde non sono un professionista della materia ma solo un volenteroso dilettante ed il bello di DeBaser è che potrete insultarmi nei commenti), che spero di aver limitato mettendo i link, devo spiegarvi perchè ho parlato di "Romanzo".
Come detto, questo libro, non lo è affatto perchè ha assolutamente una dimensione saggistica però du Sautoy compie un'operazione veramente interessante: non si limita a spiegare il percorso "specialistico" di una delle "avventure" più appassionanti del mondo scientifico ma racconta anche, con passione ed eleganza, le vicende umane, a volte umoristiche, a volte tragiche, accadute a queste meravigliose menti (e perdonate la citazione hollywoodiana). Così capita di commuoversi leggendo di Riemann e della sua timidezza (e ad arrabbiarsi con la sua governante), emozionarsi al pensare gli ideali del vecchio Hilbert spazzati via dal giovane Gödel, dispiacersi per l'ingiusto destino di Turing e stupirsi di quello di Grothendieck e così via in una corsa che è assolutamente umana...
Certo l'autore non può fare a meno di andare anche sullo specifico e quindi certi passaggi non sono facilissimi (ma se ci son iuscito io...) ma tutto sommato riesce a renderli pure "digeribili".
Quella che viene dipinta è la Matematica come attività assolutamente immaginativa, fantasiosa e creativa ed è una prospettiva diversa che penso possa interessare tutti e per una volta fidatevi di me...
Mo.
PS: questa recensione è dedicata ad Iside a cui credo di aver sottratto il record di Link in una singola recensione...
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