Anno: 1982

Luogo: Festival di Sanremo

I carabinieri entrano nella stanza dell'artista semi sconosciuto e chiedono di poter leggere il testo del brano presentato alla Kermesse dei fiori, leggono e vogliono addirittura che il brano venga spiegato riga per riga, manco avesse citato il nome del mandante del sequestro MORO.

Mario Castelnuovo era un cantautore diciamo new wave, uno di quelli che cercavano un nuovo modo di proporsi al pubblico; testi complessi e fatti da frammenti poi assemblati a formare canzoni che certe volte sembravano non avere né capo né coda, musiche ariose e ricche di elettronica differiscono assai in questo lavoro da quello che poi sarà il suo successo maggiore: "Nina" brano acustico che verrà presentato al Sanremo dell'anno successivo.

LP comincia con la misteriosa "Sette Fili Di Canapa" e carabinieri certamente saranno andati anche a Follonica per trovare i Sette Cristi del testo sulla spiaggia. Il brano è volutamente ossessivo la voce recita il testo ripetitivo fino ad aprirsi in quello che poi sarebbe il ritornello anche se di ritornello in un brano del genere non si può parlare, la canzone è quasi un mantra da ascoltarsi nel vuoto assoluto. La new wave degli Ultravox viene abbondantemente depredata nel canto d'immigrazione che è "160 KM Da Roma", in cui l'insegnamento di Vienna viene abilmente manipolato da Amedeo Minghi suo produttore per questo lavoro. "Illa" svela nel suo testo tutto l'amore di Mario verso il romanticismo settecentesco. Altri brani come "Trame" risentono invece dell'amore rivolto alla canzone popolare fino a farci sorridere e ricordare un certo Branduardi, mentre invece è un remake di Shubert la dolcissima "Strasburgo 1979".

"Sangue Fragile" un inno alla voglia di restare bambini fatta di echi iniziali e drammi urlati verso il cielo, dà i brividi ad ogni ascolto con tutte quelle tastiere che invece di sorreggere la voce ne fanno da sottofondo lungo la parte iniziale poi il pezzo cerca di diventare più … . Rock? La batteria però sembra troppo precisa per non essere sintetica. Mentre "Viale Dei Persi" è interamente dedicata ai vecchi che hanno ancora la forza e la voglia di imparare qualcosa. Chiude il lavoro "Oceania" forse il suo più grande successo fatto di arance americane e donne lontane. Castelnuovo al suo esordio aveva fatto ben pensare, poi visto che era anche belloccio il music business se lo è portato via anche se poi ha sempre cercato di fare dei testi dignitosi e non melensi. In definitiva un lavoro onesto e a tratti anche originale che nella discografia di Mario merita certo un posto di rilievo. Era il 1982 i carabinieri entravano nei camerini a chiedere il perché di certi testi, ma le manette per De André erano pronte??

Il successo di Oceania mi aprì le porte di Sanremo. Era il 1982, ero convinto di andare al festival semplicemente a presentare una cosa nuova all'interno di una rassegna dove questo genere di proposte non erano molto ben viste. La Rai minacciò perfino di bloccarmi la canzone, credevano che parlasse di droga, si presentarono i carabinieri in albergo e io dovetti spiegare riga per riga il significato del testo…

(cit. Mario Castelnuovo)

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