Secondo album solista per Mark Knopfler ex leader dei Dire Straits, ed è a mio modo di vedere anche il suo miglior lavoro. Knopfler è di sicuro uno dei migliori chitarristi della scena mondiale, ma in questo album dimostra di essere anche un musicista completo, eclettico, difficilmente catalogabile.

Tracce di Dire straits le possiamo trovare nel pezzo che apre il disco "what is this" ma è un eccezione, infatti il nostro si allontana dal tipico sound dello storico gruppo, spaziando con disinvoltura da un genere all'altro, dal blues al folk, dal rock al country e il risultato è entusiasmante. In "sailing to Philadelphia" duetta con James Taylor, in "the last laugh" con Van Morrison,le canzoni si susseguono una dopo l'altra e ti accorgi che stai ascoltando un capolavoro, "who's your baby now", "silvertown blues", "junkie doll", tutti i brani di questo disco sono notevoli, senza sbavature, confezionate da un maestro sempre più raffinato.

L'album si chiude con "one more matinee", uno dei pezzi migliori dell'intero disco, dove la voce di Knopfler si fa ancora più calda e morbida e si adagia dolcemente sulla musica. Altro punto forte di questo disco sono le atmosfere evocative e, non poteva essere altrimenti, la chitarra espressiva di Knopfler.

Un disco da avere assolutamente. Imperdibile.

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