"Ho preso paranoia, la mia concubina cocciuta/e l'ho accoppata/giuro, come di schianto...".

Una dichiarazione d'intenti? Non proprio: nonostante alcune canzoni virino decisamente verso sonorità piú soft (L'abitudine, Una canzone arresa, Infinità) la paranoia, protagonista assoluta dei due dischi precedenti, spadroneggia anche in questo lavoro, a parte qualche solitario raggio di sole (la sublime dolcezza di Infinità).

Alla terza prova i M.K. dimostrano subito (L'odio migliore) di non aver perso lo smalto de Il vile; anzi, ormai giunti alla maturità, sfornano un disco ben equilibrato fra pezzi veloci e ruvidi (con quei meravigliosi "accordini" di chitarra cui ci hanno abituato) e pezzi piú "calmi", dalla battuta lenta ma violenta: v. Ineluttabile, L'abitudine, Un sollievo.
Il malessere dell'esistere nelle sue evenienze piú insostenibili è catarticamente rivissuto in ogni singola composizione. Pochi in Italia scandagliano cosí efficacemente l'insondabile trasmettendo sentimenti profondissimi all'ascoltatore, pochissimi sono giunti cosí vicini alla perfezione nell'espressione artistico-musicale.
È facile abbandonarsi all’ascolto di quest'opera omogenea e perfetta.

Discorso a parte meritano le Spore, non composizioni limate e studiate a tavolino, bensí improvvisate in studio (i M.K. vi indulgono spesso anche dal vivo, tra un pezzo e l'altro) nelle quali si può percorrere la genesi delle canzoni dei M.K. Magari per due minuti i componenti del gruppo si rincorrono senza trovarsi, magari si armonizzano fin da subito: in ogni caso, quando si instaura l'alchimia giusta, vale la pena esserci (e gustarla appieno).
Sono una testimonianza particolare del processo creativo dei M.K.: potranno fare storcere il naso a qualcuno, ma fra averle e non averle è preferibile la prima possibilità.

Nel dettaglio darei 5 stelle a Ho ucciso paranoia e 3 alle Spore, il voto complessivo è la media fra i due.

Elenco e tracce

01   Ho Ucciso Paranoia (00:00)

02   Spore (00:00)

03   L'Odio Migliore (03:50)

04   L'Abitudine (04:13)

05   Le Putte (03:50)

06   Infinità (05:34)

07   Una Canzone Arresa (04:30)

08   Questo E Altro (04:12)

09   Ineluttabile (04:09)

10   Lamento Dello Sbronzo (04:05)

11   Il Naufragio (03:06)

12   Spora N. 5 (00:49)

13   In Delirio (04:28)

14   Spora N. 27 (00:32)

15   Un Sollievo (03:55)

16   Spora N.3 - Fuoco Pallido (01:13)

17   Spora N.25 (03:07)

18   Spora N.1 - Yogurt (01:52)

19   Spora N.7 - Ancora Ti Attendo (03:03)

20   Spora N.34 (00:58)

21   Spora N.19 (02:09)

22   Spora N.22 - Air Terminal (01:25)

23   Spora N.31 (06:23)

24   Spora N.11 - Rotule Come Frisbee (00:57)

25   Spora N.4 - Take-A-War (03:50)

26   Spora N.14 - Perdutamente (04:45)

27   Spora N.9 - Universo D'istante Infinito (04:25)

28   Spora N.28 (01:51)

29   Spora N.16 (05:25)

30   Spora N.23 - Paco De La Monte (Parte II) (04:52)

31   Spora N.15 - Humus (00:20)

32   (silence) (01:59)

33   Untitled (20:50)

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Altre recensioni

Di  jeff3buckley

 "Cristiano Godano con i suoi Marlene Kuntz continua nella sua osservazione del mondo circostante e delle sue miserie umane, a volte con occhio freddo, ma più spesso con parole sprezzanti, taglienti e violente."

 "Le battute veloci di 'In delirio' ti alzano dal suolo e ti fanno deragliare nelle sinapsi del tuo cervello, per poi essere avvolto dall’incanto amaro e consolatorio di 'Un sollievo'."