Marta Sui Tubi e ancora l'importanza del baratto

Nella mia vita non ho mai ascoltato, per scelta e per passione, un cd masterizzato né tantomeno un Mp3. Solo vinili, musicassette e cd originali.

Naturalmente, negli anni, la mia collezione musicale è aumentata a dismisura. Certo, non posso dire di essere ancora un vecchio collezionista sotterrato dal mio hobby, tipo quella serie in onda su sky, ma di certo posso definirmi un mediocre amateur che spazia fra vari generi musicali ottemperando solo la regola di quella che io definisco buona musica, ovvero musica originale e assolutamente non commerciale.

Nell'ultimo periodo, comunque, ho potuto constatare che la mia passione è venuta necessariamente a scontrarsi con l'esigenza di attendere le offerte della Feltrinelli che per fortuna, non venendo mai a mancare, regalano a un tipo come me la possibilità di comprare ancora, in tempi di crisi come questi, musica originale.

Nella mia lista, si è comunque aggiunta "Carne Con Gli Occhi" dei Marta Sui Tubi, band (inizialmente duo, poi trio, ora a cinque elementi) atipica nel panorama musicale italiano. Un mio amico infatti, qualche tempo fa, mi aveva detto che possedeva questo cd ma che lo trovava un po' strano per i suoi gusti. Lo aveva comprato solo perché consigliato da un titolare di un  negozio di dischi a S. Cataldo.

Da qui è nata l'idea del baratto rivisitato in chiave musicale. Lui mi ha dato il suo cd, io, uno dei tanti doppioni della mia collezione.

Affare fatto, mi sono detto dopo lo scambio. Affare fatto, mi sono anche detto dopo l'ascolto. Il cd infatti non era per niente male, così come non è stata per niente male la strada che hanno percorso i Marta Sui Tubi per arrivare qui dove sono arrivati.

Gulino, l'anima della band, lo conoscevo, infatti, già dai tempi dei suoi Use And Abuse, gruppo metallaro marsalese che, insieme ai Kali Yuga palermitani, andavo ad ascoltare nei centri sociali di Palermo nei primi anni novanta. Ad accompagnarmi era Alessandro, mio amico e a sua volta amico di Davide Paolini, fratello di Ivan, batterista della band. Adesso, la band parteciperà al festival di Sanremo.

Auguri per tutto.

Il loro ultimo lavoro continua ad avere molte influenze del passato di Gulino, un po' più metallaro nel suono ma con un occhio di riguardo per la melodia, a mio parere, molto vicini ai System Of  A Down.

Tra i loro brani migliori, cito "Cristiana" per la sua freschezza, "Al Guinzaglio", "Cameriere" per la sua ironia, la bellissima "Di Vino", "Muratury", "Coincidenze" e "Cromatica", brano cantato anche in duetto con Lucio Dalla, presente nella recente versione deluxe e anche nell'album di duetti di  Dalla, "Caro Amico Ti Canto".

Recentemente, il grande Lucio, prima di migrare a vita migliore, ha apprezzato tantissimo il loro sound. Un consiglio che oggi, alla luce dei tempi, non mi può non fare apprezzare l'importanza del baratto, appunto.

Un consiglio alle care case discografiche è allora quello di permettere alla buona musica di essere alla portata di chi, come me, ancora la apprezza e di lasciarla entrare nelle case delle persone in modo diretto e non barattato. A voi lettori, invece, vi raccomando, occhio alle offerte!

Listen to:

I: Coincidenze

II: Cromatica

III: Di Vino

For me:

Vabbè, è chiaro, come avrete già capito, l'incontro con "Carne Con Gli Occhi" dei Marta Sui Tubi, non è avvenuto, stavolta, in bottega ma tramite Francesco, quel mio amico di San Cataldo che, grazie al suo negozietto di periferia, mi ha portato tra le mani il cd del gruppo dagli esordi marsalesi. Sarà stato il buon vino di là, a condurli oggi al festival leggero per eccellenza? Sta a voi deciderlo. Buon ascolto e buona visione.

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