Marvin Pentz Gay Jr. viene congedato ed entra in contatto con la nascente Motown.
Il suo debutto è il secondo disco ufficialmente rilasciato dalla storica label. Spero lo abbiano ringraziato.
Registra le sue prime tracce e conquista il pubblico col carisma che lo contraddistingue, rivelando un carattere musicale espressivo che lo vedrà maggiormente protagonista delle scene negli episodi discografici successivi.
L'etichetta preme all'inizio sul direzionare il giovane verso generi più consoni alle classifiche dell'epoca, come l'R&B tanto osannato dai teens americani. Lui, che ama gli standard del Jazz, gioca la carta del compromesso: la fusione delle due "scuole di pensiero" all'interno di 11 brani/cover che valorizzano il timbro e l'attitudine decisamente calma e controllata del crooner.
Da My Funny Valentine a Let Your Conscience Be Your Guide, molti i classici rivisitati con decenza ed umiltà.
Apice, secondo me, il finale You Don't Know What Love Is. Immortalità e dolore per sempre impressi su chi l'ascolta per la prima volta. Tatuaggio Sonoro.
Prima della denunce sociali e della liberazione sessuale, ecco un Marvin acerbo ma epico.
...'till you've learned the meaning of the blues.
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