Maso Yamazaki (per gli amici Masonna) è uno che come tutti i più grandi artisti di sempre fa tutto da solo. Credo di chiami autarchia. I suoi lavori sono caratterizzati da ritmi forsennati, ai limiti della violenza estrema. Sempre velocissimi, sempre sfuggenti e massacranti.
Maso si mette al microfono (che ha precedentemente provveduto a collegare ad una schiera di pedali di distorsione e altre amenità varie), e comincia a urlare come un soldato vietnamita costretto a fare jogging in un campo minato. Quest'attività fisica è svolta sotto il fuoco di un centinaio di mitragliatrici, di colate di napalm amorevolmente gettate dai biplani che gli passano sopra, e forse (ma dico forse) da qualche dozzina di carri armati che lo bombardano allegramente. Dalla sua, il suo esercito immaginario lo ha saggiamente dotato di un paio di scarpe di legno scheggioso e foderate internamente con del filo spinato elettrificato.

Spectrum Ripper non fa eccezione nell'eccellente discografia del Masonna. Questo forse non è il suo album più estremo, ma sono solo punti di vista. La sua è sempre roba tosta. Roba da far ascoltare nel sonno alla vostra ragazza quando avrete deciso di non volerla vedere mai più. Maso non tradisce i suoi fan nella sostanza. O i fan della sostanza. Insomma è un gran bell'ascoltare. Ogni tanto si sentono dei singhiozzi, come dei singulti imploranti. E sono tutti, regolarmente, filologicamente spezzati, ritoccati, irrigiditi. E si confondono nel vortice. O al massimo ritornano per essere massacrati un altro po'... per poi essere ributtati (nuovamente, finalmente) nella centrifuga.
C'è dentro di tutto ed è tutto raschiato, veloce e bellissimo. 25 tracce di sporco, violentissimo casino ultraperverso.

Il nostro eroe è (ipoteticamente, ma sono sensazioni mie) nuovamente al centro di una specie di guerra allucinata fatta di esplosioni, rumore bianco, mitragliate, cose che saltano per aria e un sacco di metallo che raschia contro altro metallo. La sensazione può essere quella di vedere un documentario sulla guerra d'Asia filmato con una telecamera costruita apposta per raschiare e rovinare la pellicola. Un album per tutta la famiglia.

Elenco tracce e video

01   Part I (00:54)

02   Part II (01:08)

03   Part III (01:28)

04   Part IV (00:41)

05   Part V (01:03)

06   Part VI (01:50)

07   Part VII (00:53)

08   Part VIII (01:18)

09   Part IX (00:55)

10   Part X (01:21)

11   Part XI (00:38)

12   Part XII (01:21)

13   Part XIII (00:37)

14   Part XIV (00:29)

15   Part XV (01:18)

16   Part XVI (02:10)

17   Part XVII (01:21)

18   Part XVIII (00:51)

19   Part XIX (01:05)

20   Part XX (01:11)

21   Part XXI (02:13)

22   Part XXII (02:01)

23   Part XXIII (01:06)

24   Part XXIV (04:06)

25   Part XXV (00:09)


  • giov
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    le tue rece mi piacciono veramente un casino (la "musica" che ascolti forse potrebbe piacermi leggermente meno...)! Se t'incontrerò mai per strada ti darò un calcio in culo in segno di stima!!!! :D
  • Recensione: Opera:
    eh beh, grazie ;)
  • Recensione: Opera:
    Un autentico (R)umorista (giapponese). Takeshi Kitano son certo ne và fiero assai. Visionario un divertente a iosa se non di più. Anche frequency L.S.D. non è malvagio. Your s.c. di (s)fiduciam.
  • Recensione: Opera:
    ma che cazzo ascoltate...
  • Recensione: Opera:
    ..
  • amen
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    manca solo gerogerigegege e poi siamo apposto :)
  • Marcel Proust
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    Bella storia Galakordi...speriamo di rimanere sempre di meno ad ascoltare queste colate laviche,che giustamente non vengono reputate altro che spazzatura dal 99,9% degli umani.E' giusto così....
  • amen
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    già, hai ragione Marcel... lunga vita al japanoize!!!!!!!
  • gabbox
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    Il personaggio (purtroppo o per fortuna) mi è ignoto. La recesione è bella tosta. Per come la descrivi la sua "musica" mi pare sia crudemente "contemporanea" piuttosto che "cosmica"
  • Recensione: Opera:
    fidati, è cosmica. (p.s.: rinnovo saluto e ringraziamento a MarcelProust)
  • Marcel Proust
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    lunga vita ai jappi cosmici!!! :)
  • Anonimo
    7 gen 06
    Recensione: Opera:
    bella rece. w l'inquinamento acustico.
  • Mike76
    9 gen 06
    Recensione: Opera:
    Lo conoscevo solo di nome, grazie per il suggerimento.
  • odradek
    9 gen 06
    Recensione: Opera:
    Eccomi ancora. Dopo lo scambio di convenevoli ai piedi di Merzbow son passato a leggerti anche qui. Beh, questa conferma la prima impressione. Ti diverti. E questo mi basta e avanza, quando si traduce in diletto anche per me. Bella la telecamera, bella la chiusa. Arribai bai
  • Gallagher87
    10 ago 06
    Recensione: Opera:
    Se è così qst Yamazaki si fa un pò vero?Cmq hai reso l'idea.......
    Nn lo conoscevo...ora,so qualcosa di qst qua!
  • psychopompe
    23 gen 07
    Recensione: Opera:
    cazzo non sapevo esistesse masonna sul sito! Il nome deriva come ogni conoscitore japanoizu sa dall'incrocio fra Mas(ochist)e(Mad)onna. Mi dovrei rimettere a sentire sta roba, all'università eravamo andati in fissa...music for bondage, gli hanatarashii, gerogerigegege (che poesia di nome...vomito-diarrea-conatidivomit o)
  • Mike76
    24 gen 07
    Recensione: Opera:
    "Music For Bondage Performance" di Merzbow? Aaaarrgghhh!! Quale il volume 1 o il 2?
  • Recensione: Opera:
    il nome significa "Mademoiselle Anne Sanglante Ou Notre Ninphomanie Aureole".
  • psychopompe
    25 gen 07
    Recensione: Opera:
    non so gala riporto quanto diceva luca valtorta su sol mutante della Castelvecchi (pubblicato 96 credo). Music for Bondage era il primo era uscito da poco al tempo, ma non ne sono certo. Se recuperate quel libro è una bella pubblicazione
  • Mike76
    26 gen 07
    Recensione: Opera:
    Io ho invece il Manuale di Cultura Industriale nell'edizione italiana della REsearch. Davvero una bella opera che fa luce sui fondatori della scena (Throbbing Griste, SPK, Z'ev, Cazzazza, Cabaret Voltaire) e sui loro eredi (Einsturzende, Nurse With Wound, Coil, Foetus, Clock Dva, Laibach, Test Dept.), per finire con ampie rassegne sul Japanoise e sull'Italianoise e una postilla sulla Techno radicale. Se non ce l'avete cercatelo.
  • Mike76
    26 gen 07
    Recensione: Opera:
    Per quanto rigarda il nome di Masonna, sarei più orientato ad avvalorare la versione di Psychopompe. L'acronimo forzato a mio parere l'ha usato solo per intitolare un album per divertimento(?!) come del resto facevano gli SPK che ad ogni album davano una traduzione diversa della loro sigla.
  • Recensione: Opera:
    interessante. ma è interessante anche il fatto che il Masonna abbia abbandonato la violenza del progetto "Masonna" quando il suo medico gli ha sconsigliato di proseguire (per motivi effettivamente legati alla sua salute cagionevole), e da allora si sia dedicato ad un altro progetto, chiamato Space Machine, con cui realizza musica "cosmica" (una sorta di ambient molto psichedelico fatto con predominanza di vecchi strumenti analogici) e con cui si esibisce di tanto intanto soltanto attraverso concerti in stream su internet, che dopo pochissimo spariscono, diventando irrecuperabili. non so se ne sapevate qualcosa o ne sapete, ma sono mesi che tento, invano, di trovare qualche cosa su "Space Machine"... non si trova assolutamente nulla.
  • psychopompe
    26 gen 07
    Recensione: Opera:
    interessante, anche perchè non riuscirei a sentiree ora il vecchio Masonna. Mi ricordo invece di un interessante esperimento mi sembra del buon merzbow, che consisteva in un suo disco, registrato in una cassetta (ossia pezzo unico) che poteva essere sentita solo dallo stereo fuso nel cruscotto di una macchina mezza rottamata esposta non so dove , mi sembra in una fiera di arte moderna. Un genio.
  • Recensione: Opera:
    eheheh, merzbow è merzbow
  • Mike76
    29 gen 07
    Recensione: Opera:
    Sì, quella dell'auto l'ho sentita anch'io, d'altronde basta sentire i suoi dischi per capire che il tizio è piuttosto particolare. Nel booklet dei due Music for Bondage invece si è limitato ad un breve saggio illustrato sulla storia del bondage giapponese.
  • SeventhKing
    4 feb 07
    Recensione: Opera:
    bella rece anche questa...il disco non ce l'ho, ma secondo te questo artista è apprezzabile da uno che vive a Kampfar, Immortal, Emperor e primi Satyricon?
  • Recensione: Opera:
    secondo me sì SeventhKing, può piacere eccome. la quantità di cattiveria presente nella "musica" di Masonna è inarrivabile. purtroppo però è abbastanza difficile da trovare, alcuni anche a scaricare. se proprio trovi difficoltà ma ti interessa ascoltarlo contattami pure in privato.

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