L'11 settembre 2001, dopo una lunga preparazione, gli USA attaccano se stessi: mentre le più importanti cariche dell'aviazione civile e militare, oltre che dell'apparato di controllo, sono nuove all'incarico o addirittura assenti, alcuni droni invisibili ai radar, che risultano peraltro misteriosamente saltati - al pari dei caccia, decimati quel giorno per via di una serie di esercitazioni in programma -, dirottano aerei le cui scatole nere rimarranno segrete, offrendo alle autorità il pretesto di far crollare spettacolarmente le Twin Towers, imbottite di dinamite nelle settimane precedenti con l'occasione dei lavori necessari a estrarre l'enorme quantità di amianto che le caratterizza. Gli americani non dimenticano neppure di dichiararsi nel modo più esplicito guerra da sé, facendo finire contro il Pentagono qualcosa di molto simile a un missile.

Questa la tesi di Massimo Mazzucco, legato al sito Luogocomune.net, che da anni sull'11 settembre si batte contro i debunkers di tutto il mondo, fiancheggiato peraltro da associazioni di fisici, architetti e ingegneri inglesi, americani, italiani decisi a smontare la tesi ufficiale. Il documentario, della durata di cinque ore, è suddiviso in sezioni, molto schematico. Parte con un lungo parallelo fra l'11 settembre e Pearl Harbor (il riferimento è al documento sul Nuovo secolo americano, dove la ganga di Rumsfeld e Cheney proclamava la necessità di una “Pearl Harbor” spaziale di grande impatto sulle masse per consentire agli USA una nuova, vasta mobilitazione militare: Enduring Freedom?); espone correttamente tutte le ragioni addotte dai debunkers a sostegno delle proprie tesi vicine alla rivista “Popular Mechanics”, presentando vari video con Paolo Attivissimo e altri brillanti protagonisti del business in oggetto, offre nell'insieme un'enorme mole di documenti su cui riflettere. La domanda che pone è la seguente: uno Stato la cui leadership nel corso del ventesimo secolo si è imposta attraverso l'inganno - basti pensare al casus belli del Golfo del Tonchino per il Vietnam, all'idea di Brzezinski di “dare all'URSS un suo Vietnam” con le provocazioni fatte sorgere ad arte sul confine sovietico-afghano o alle balordaggini tirate fuori pur di attaccare l'Iraq - avrà potuto nascondere migliaia di dati su quanto resta delle vittime, sui movimenti dei presunti dirottatori negli aeroporti costellati di telecamere il giorno fatale o sulle scatole nere? E comunicare notizie intenzionalmente, oltre che palesemente false sulle telefonate ad altissima quota e con l'aereo in picchiata, sui radar e sull'abilità dei dirottatori? Mazzucco risponde di sì, senza dubbi. Del resto, alcune leggende legate a quel tragico giorno, i cui morti furono subito chiamati “martiri” dalle autorità, sono oggi smontate dalla autorità stesse: come quella del celebre “Let's roll”, che suggerì a Neil Young una canzone patriottica.

Certo, la tesi qua e là fa acqua. Viene ad esempio da chiedersi dove siano finiti i morti degli aerei, o perché, se davvero anche sul volo 93 ci fu uno scambio fra drone e aereo passeggeri (piano CIA già preparato negli anni Sessanta), il drone sarebbe stato poi fatto esplodere (il che è evidente, dati i frammenti sparsi anche a vari km. di distanza dall'area in cui sarebbe caduto), benché si racconti che sia precipitato. Nella sua vita, Mazzucco ha proposto molte letture di fatti storici e fisici poco condivisibili o decisamente improbabili. Ma non possiamo, non sarebbe logico, negare un complotto unicamente per questi motivi. Altre debbono essere le argomentazioni e, forse, i silenzi delle autorità fanno meritare a queste ultime certi sospetti, che condurrebbero all'idea di un golpe interno condotto dall'ala destra del Partito repubblicano in accordo con alcuni settori dell'Intelligence per far volare l'industria del petrolio, della ricostruzione (in parte nelle mani di Cheney) e per l'indotto strategico che l'espansione del raggio d'influenza americano nell'area del Great Game avrebbe portato in funzione antirussa e anticinese.

Insomma, It's a frame, come sussurra al telefono, prima di dover attaccare, CeeCee Lyles, assistente di volo, fra le vittime di quello che per Mazzucco è un dirottamento con scambio fra drone a aereo (appunto il volo 93, infossatosi in una improbabile buchetta in Pennsylvania)?

Ossia: è (stata) una messinscena?

LINK corretto al film: https://www.youtube.com/watch?v=2byQ68sYfO4

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