"Click". Il mio fido telecomando metallico puntato contro la mia, fidatissima, televisione metallica. "Click". Non mi so decidere. Ci sono un bel po' di programmi di merda. Non riesco proprio a decidermi, no. Dovrò pur guardarmene qualcuno per farmi un' idea.

Beh, ci ho provato sì, però ho trovato un sacco di cose che avevano cancellato da un bel pezzo (ve lo ricordate quanto era divertente una trentina d'anni fa il canale Anthrax? Ecco, adesso han inaugurato un nuovo format che mi pare si chiami "vecchi scoppiati alla riscossa" in collaborazione stretta con il canale Megadeth, non vi dico le risate che mi sono fatto), oppure canali più nuovi che però ritritano sempre la stessa pappa da almeno 6 o 7 anni perchè quando era il momento di cambiare gli ascolti sono leggermente calati e i produttori del programma si sono cagati addosso e han deciso di fare 8 passi indietro (tipo sul canale Machine Head, ora c'è il nuovo programma la cui sigla d'apertura è un coro medievale registrato nello studio dei Green Day).

Verso mezzanotte sto per cedere alla noia e al sonno, allora mi alzo e vado a prendermi da bere qualcosa che mi tiri su, quando torno mi siedo sul telecomando e la tv si sintonizza. E subito mi si drizzano le orecchie. Cazzo, il canale Mastodon! Mi ricordo che l'ultimo programma che vidi prodotto da questi 4 tizi, "Crack The Skye" mi pareva si chiamasse, mi fece fare la broda, dunque mi decido per rimanere sintonizzato. La sigla d'apertura ("Black Tongue") è proprio un cazzo di classico, con tutti i crismi del caso, armonizzazioni volanti, voci pulite, rigurgiti di basso in alcuni fill, tempi leggermente storti, ma comunque finisce per strapparmi un piccolo sbadiglio, "cazzo" mi dico "vuoi vedere che siamo arrivati già alla frutta?", e invece i quattro conduttori, barba lunga e rigorosamente in costume da bagno, attaccano con un anthem ("Curl Of The Burl" ripetono nel ritornello) che mi fa subito ridestare, 'sti suoni stonerblacksabbath, sento l'odore degli anni '70, con un incedere  lineare spezza le ossa.

Però...però...c'è sempre un però, ma c'è ovunque se stiamo a guardare. E io sto guardando e ascoltando. Per 7 minuti buoni mi addormento. Merda. Lo sapevo. Ecco. Di nuovo un programma dalle buone premesse che poi, a furia di falegnami che costruiscono teste di mostri dalle più bocche, finisce in merda. Invece un legato di chitarra spedito nello spazio e tornato a cavallo di un "Octopus Has No Friends" mi ridesta per l'ennesima volta, il ritornello è liquida melodia che infrange lo spazio tempo (sarà il sonno ma ci sento un eco policestinghiano), i cori che s'innalzano in un cielo elettrico e in continua tensione, senza sosta. E poi sfornare melodie che ti fanno rimpiangere che i Queens Of The Stone Age siano scoppiati un paio d'anni fa non è da tutti, per niente e con "Dry Bone Valley" la dimostrazione è palese, fanno il culo, se non mi sbaglio canta pure il sosia di Joshua Homme, Brann Dailor, non pago di darle alla batta. Ad un certo punto (il momento in cui la "Creature Lives") vengono pure tirate fuori da chissà dove delle tastiere sinteticissime che adornano un coro scoppiato. Un attimo dopo entra pure il solito Scott Kelly a far andare le corde vocali. E che bello questo finale in deliquio, dove il cacciatore si tramuta in un passero e lascia la gabbia fra melodie acustiche e pestoni elettrici.

Partono i titoli di coda e l'unica pecca veramente grande che posso trovare è che uno dei produttori è questo tale, Mike Elizondo, che avevo già visto in compagnia di un rapper bianco, biondo e piuttosto stupido, difatti sto suono è così leccato che un po' mi irrita.

Stanco, sprofondo nella poltrona, contento e al contempo speranzoso che il prossimo format che tireran fuori questi 4 torni al fulgore totale, che non mi faccia mai addormentare, la crescita è evidente. 

E poi domani ho visto che sul canale Opeth danno un film che sembra uscito dagli anni '70.

Click.

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